Secondo gli investigatori del commissariato Garibaldi-Venezia l’uomo potrebbe aver truffato
una moltitudine di persone: da Pordenone a Cosenza, infatti, sono centinaia le segnalazioni di denuncie inviate ai poliziotti di Milano a seguito degli accertamenti sul truffatore.


Valerio Morrone, 24 anni, nativo di Monza (Milano) ma residente a Pioltello (Milano), coniugato con precedenti, è stato accusato di truffa, ricettazione e sostituzione di persona. Lui stesso -secondo quanto raccontato dalla polizia- si sarebbe vantato di aver messo insieme, negli ultimi quattro anni, quasi un milione di euro. Secondo quanto spiegato, l’uomo avvicinava solo persone che avevano già avuto esperienze lavorative come dipendenti, in
modo da poter acquisire una loro busta paga (facendo finta di volerli assumere) sulla quale vi erano segnati tutti i loro dati personali, che poi utilizzava per le sue truffe. In un caso, avvenuto il 21 novembre 2001, uno dei raggirati si suicidò, e forti indizi fecero ritenere ai carabinieri di
Castellarano (Reggio Emilia), che lo fece proprio perchè disperato per le controversie legali che era stato costretto ad affrontare in seguito agli acquisti fatti dal truffatore con i suoi dati personali. ”Nella stanza del morto, Girolamo A., 30
anni, furono trovati in bellavista -hanno precisato i
poliziotti milanesi- proprio gli incartamenti relativi alla vicenda causata da Morrone”. Lo stesso Morrone sarebbe anche stato poi fermato a Palmi
(Reggio Calabria), mentre si trovava a bordo di una vettura con tutti i documenti intestati all’uomo che si era suicidato.