Continua la lotta dei carbinieri di Sassuolo al caporalato ed al lavoro nero, soprattutto nei cantieri edili del territorio. Nella giornata di venerdì i militari hanno fatto irruzione in due appartamenti di un palazzo in costruzione nella zona del supermercato Esselunga, nel quartiere Braida-Quattroponti.

All’interno sono stati trovati 13 cittadini rumeni (solo tre di essi col passaporto) tutti non in regola col permesso di soggiorno.
Gli appostamenti duravano da diversi tempo ed hanno dato i frutti sperati. I rumeni, come è emerso durante gli interrogatori, erano in città da diversi mesi e le loro condizioni non sono sembrate affatto misere (almeno in relazione ad altri irrgolari trovati in passato nei cantieri) anche se veniva loro concessa una paga oraria di soli 5 euro. A carico della ditta di Alessandria titolare del subappalto dei lavori nello stesso isolato dove sono stati trovati i 13 rumeni, è scattata la denuncia per impiego di manodopera clandestina mntre gli operai sono stati condotti in caserma e quindi inviati alla questura di Modena per ricevere il provvedimento di espulsione.