Fare valere i propri diritti qualora le vacanze non rispondano a quanto prospettato dagli operatori turistici o si rimanga delusi dal trattamento ricevuto: a questo fine il Codacons ha emanato un vademecum per ‘turisti truffati’.

Innanzitutto l’associazione per la tutela dei consumatori ricorda che, in caso sia stato acqusitato un pacchetto turistico e non si sia trovato quanto prospettato o vi siano state
inadempienze da parte del tour operator, si può chiedere il risarcimento dei danni inviando all’organizzatore del viaggio una raccompandata a.r. entro 10 giorni lavorativi dal rientro. In secondo luogo, la revisione del prezzo di vendita del pacchetto è ammessa solo quando sia stata espressamente prevista dal contratto e non può comunque essere superiore al 10% del prezzo originario. Modifiche agli elementi del contratto
devono essere comunicate in forma scritta al consumatore. Se arrivati a destinazione non si trova una parte essenziale dei servizi previsti dal contratto è necessario segnalare le mancanze all’organizzatore del viaggio. In caso di annullamento del pacchetto turistico per qualsiasi motivo, tranne che per colpa del consumatore, questi ha il diritto di usufruire di un altro pacchetto di qualità equivalente o superiore senza
supplemento o di qualità inferiore previa restituzione della differenza di prezzo. In caso, infine, di overbooking, il Codacons ricorda che il consumatore, nell’ipotesi di negato imbarco, ha diritto di scegliere tra il rimborso senza penali
del prezzo del biglietto, un volo alternativo quanto prima o ad una data successiva che gli convenga. Indipendentemente dalla scelta, ha poi diritto ad una compensazione. Il Codacons invita a segnalare tutti i casi in cui i diritti del consumatore siano
stati violati.