La Polizia Municipale di Modena, nell’ambito degli accordi previsti dal “Contratto di sicurezza” ha eseguito lo sgombero di alcune strutture occupate abusivamente da clandestini extracomunitari per lo più dediti ad attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di via Piave e Piazza Cittadella. Proprio seguendo in borghese alcuni di loro, gli agenti sono risaliti ai luoghi ove erano soliti dimorare.

Tre gli edifici controllati; in via Fonte San Geminiano (presso un casello ferroviario), in via Parenti (presso l’ex Enel) ed in via Paolucci. Proprio in via Paolucci, all’interno di un immenso solaio sovrastante i capannoni di una vecchia officina raggiungibile solamente dai tetti, era stato realizzato un vero e proprio laboratorio artigianale per tagliare e confezionare le dosi di sostanza stupefacente che viene poi spacciata nelle vicine zone del centro storico. In tutto sono state dieci, (tra cui tre minori, di cui uno di undici anni) le persone accompagnate presso il comando di viale Amendola per essere sottoposte alle procedure di fotosegnalazione e, quindi, alle pratiche di espulsione. Al termine dell’attività, tutti i minori sono stati affidati ad una comunità di accoglienza. Nel corso dei controlli, a cui ha collaborato una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radio Mobile di Modena, sono stati recuperati anche cinque telefoni cellulari e relative schede telefoniche che sono stati inventariati e depositati presso l’Ufficio Oggetti Smarriti del Comune di Modena in Via del Murazzo 117 dove potranno essere recuperati dai legittimi proprietari.