Un’attività di ricerca e monitoraggio sul lupo e sulle sue prede selvatiche è in corso nei parchi regionali dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa, che rientra nel “Progetto europeo Life Natura 2000” a cui la Regione partecipa attraverso l’Istituto beni culturali, riguarda in particolare il crinale appenninico delle province di Modena, Reggio Emilia e Parma.

Il metodo utilizzato dai gruppi di ricercatori e studenti, coordinati dal professor Paolo Ciucci del Dipartimento di biologia animale della Sapienza di Roma e dal dottor Willy Reggioni, consiste nell’emettere sequenze di ululati nella speranza di ottenere delle risposte da parte dei lupi sparsi sul territorio.

Nel corso dell’estate sono stati utilizzati 212 punti di emissione/ascolto di ululati. In ben 10 occasioni, nel silenzio della notte, cuccioli di lupo hanno distintamente fatto sentire, in risposta, la loro voce. Da una prima analisi dei dati si può ipotizzare che siano tre le cucciolate presenti nell’intera area monitorata, di circa 50.000 ettari.