I Comuni del Distretto di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, Montefiorino, Frassinoro, Palagano, Prignano, collaborano da anni nella realizzazione di progetti comuni rivolti ai preadolescenti ed adolescenti del Territorio.

Il Progetto Gian Burrasca è il principale contenitore all’interno del quale le iniziative e i servizi rivolti a tale fascia d’età sono inseriti, costituendo una rete di servizi che rispondono ad esigenze aggregative, socializzanti e ludiche per ragazzi e giovani, nell’ottica della prevenzione primaria e secondaria. All’interno del progetto Gian Burrasca sono inseriti:

– i GET, Gruppi Educativi Territoriali, rivolti ai ragazzi delle scuole medie e superiori; i Get sono presenti a Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello e sono aperti durante tutto l’anno scolastico.

– gli Spazi Incontro Ragazzi, cioè spazi per la libera aggregazione di preadolescenti e adolescenti, realizzati a Formigine (Colombaro) e Maranello; – la rete Free Net, che ha permesso l’attivazione di postazioni informatiche presso le quali i ragazzi possono incontrarsi e conoscersi, grazie alla presenza dei mediatori d’età.

Quest’anno grazie all’importante contributo fornito da Coop Estense, che ha fornito non solo il finanziamento ma ha svolto anche un’importante opera di coordinamento, punto d’appoggio per i territori di Vignola e Sassuolo, i Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, in collaborazione con L’Unione Terre dei Castelli (Comuni di Castelnuovo, Castelvetro, Savignano, Spilamberto, Vignola), la Lag (Libera Associazione Genitori) di Vignola, e il Progetto Gian Burrasca realizzano il progetto PATHFINDERT, che prevede la realizzazione di animazioni rivolte ai ragazzi e ai giovani, nell’ambito di manifestazioni già programmate dai singoli Comuni.
Con tale progetto si intende potenziare ed implementare gli interventi attuati sul Distretto di Sassuolo, allo scopo di aumentare la capacità sia tra gli educatori territoriali e i mediatori d’età, che tra i ragazzi e i giovani stessi, di pensare e progettare percorsi rispondenti ai reali bisogni che emergono nel corso del lavoro sul campo.

Il progetto “PATHFINDERT” è inteso allora come una ricerca di percorsi, un contenitore, un laboratorio che possa portare al consolidarsi di relazioni e scambi tra Istituzioni e giovani.
Un progetto che è un ponte in avanti, un ponte che unisce: i giovani e le istituzioni, i giovani e i giovani, i giovani e le possibilità di realizzarsi, i giovani e il territorio, i quartieri. Nuovi luoghi, nuovi modi di incontrare le esigenze di giovani e adulti con l’orecchio teso per ascoltare e gli occhi per guardare, in una logica di sviluppo reticolare e non lineare. Gli adolescenti quindi non come oggetto del nostro intervento e solo come portatori di bisogni, che non sanno o sono a rischio, ma come soggetti che hanno bisogni e risorse, cultura e modalità proprie per affrontare i problemi che non possono essere sottovalutati o ignorati.