E nel sabato di Indianapolis
è il finlandese di ghiaccio a spuntare in pole position. Sarà
Kimi Raikkonen a partire davanti a tutti con la sua
McLaren-Mercedes questa sera nel gp USA, primo match ball del
mondiale. Al suo fianco in prima fila, una Ferrari. Ma e’ quella
di Rubens Barrichello.

E Michael Schumacher? Un errore alla
prima curva non lo fa andare oltre il settimo tempo, in quarta
fila. Per il popolo in rosso c’e’ da sperare che abbia girato
stracarico di benzina per sfruttare la tenuta alla lunga
distanza promessa dalla Bridgestone.
Per Raikkonen e’ la seconda pole position della carriera. La
prima era arrivata al Nurburgring, tre mesi fa. Ma non gli
porto’ bene: in gara fu costretto al ritiro per la rottura del
motore quando era in testa.
In seconda fila ci saranno Olivier Panis, terzo con la
sorprendente Toyota, e Juan Pablo Montoya con la prima delle due
Williams. In terza fila Ralf Schumacher e Fernando Alonso. Non
esattamente le migliori premesse, per Schumi e la Ferrari.

Le qualifiche che decidono la griglia di partenza del gp Usa
si corrono in una giornata fresca, con nuvole all’orizzonte che
si addensano ma non promettono pioggia a breve. In compenso le
nuvole si addensano all’improvviso sul capo di Jarno Trulli, che
aveva la pole position virtuale (e tante possibilita’ di
prendersi quella vera). L’abruzzese fa un inutile testacoda
nell’ultimo minuto del warm-up: un eccesso di foga che distrugge
quanto costruito tra ieri e stamattina. La sospensione anteriore
destra si danneggia ed i meccanici devono fare un miracolo per
ripararla e mandarlo in pista con la macchina titolare. Ma non
e’ mai possibile copiare alla perfezione l’assetto costruito in
due giorni di prove.

Il primo, vero, tempo di riferimento lo fa Olivier Panis, che
ha la ‘pole’ dei primi dieci a scendere in pista. Il francese
della Toyota gira in 1’11”920, e da’ 4 decimi al compagno di
squadra Cristian Da Matta. Dopo un quarto d’ora lo batte Kimi
Raikkonen, che fa segnare 340,3 di velocita’ di punta e chiude
il giro in 1’11’670. E subito dopo e’ l’ora di Michael
Schumacher. Sfreccia quattro chilometri all’ora piu’ veloce
(344,8), ma gia’ alla prima curva ha bisogno di tre correzioni
per restare in pista. Perde 29 millesimi al primo intertempo
rispetto a Raikkonen, ma diventano gia’ piu’ di quattro decimi
al secondo rilevamento e piu’ di mezzo secondo a fine giro
(1’12”194). E’ terzo dietro al finlandese della
McLaren-Mercedes, ma anche dietro a Panis.


E fa meglio di Schumi anche Alonso, che lo scavalca di 207
millesimi (1’12”087). La sua Renault e’ terribilmente efficace
nel misto, dove il ‘traction control’ della monoposto francese
fa la differenza e compensa abbondantemente tutti i cavalli che
mancano al suo dieci cilindri. Coulthard, almeno, resta dietro.