Vento forte e teso, cielo sereno e freddo intenso sulle Alpi, neve sui rilievi appenninici del centro sud, pioggia in pianura, temperature scese di otto-dieci gradi in meno di 24 ore in tutta la penisola: l’inverno è arrivato sull’Italia in coincidenza con il ponte dell’Immacolata, facendo felici i gestori delle stazioni sciistiche che hanno registrato quasi il tutto esaurito.


Dalle Alpi alla Calabria l’Italia si è svegliata sotto la
morsa del freddo, accentuato da un forte vento da nord est che ha interessato prima le regioni orientali e successivamente si è spostato sulla costa tirrenica. A Trieste le raffiche di Bora
hanno raggiunto la velocità massima di 118 km l’ora, costringendo i vigili del fuoco a diversi interventi per imposte divelte, tegole e cornicioni pericolanti, vetri rotti. Raffiche gelide hanno comunque colpito tutto il nord Italia dal Friuli
Venezia Giulia alla Valle D’Aosta, contribuendo di fatto all’ abbassamento delle temperature. Le minime registrate nella notte e alle ore tredici non hanno mai superato i dieci gradi e in alcuni casi sono scese abbondantemente sotto lo zero: al passo del Tonale poco dopo mezzogiorno il termometro segnava -4 e a Cortina, dove uno splendido sole ha illuminato le piste da sci,
la colonnina si è fermata a -3.

Freddo e vento hanno anche consolidato la neve caduta nei
giorni scorsi e così gli italiani che hanno passato il ponte dell’Immacolata in montagna hanno trovato tutti gli impianti aperti e neve perfetta. ”E’ in assoluto il miglior Sant’Ambrogio degli ultimi anni, un’apertura di stagione alla grande” ha sottolineato il direttore del consorzio lombardo ‘Adamello Ski’ Francesco Bosco. Qualche imbiancata, freddo e
vento, anche su Marche e Umbria, che sono soltanto state sfiorate dalla perturbazione, mentre in Abruzzo è nevicato sia sulla A24 Roma-Teramo sia sulla A25 Torano-Pescara. A Campo
Imperatore, sul Gran Sasso, si è abbattuta una bufera di neve e la colonnina di mercurio è scesa a -12. Su diverse strade della regione si transita con le catene. Prima neve anche a Campobasso
e sulle alture molisane al di sopra dei 6/700 metri.

La perturbazione che ha interessato il centro-Italia si sta spostando sul meridione e colpirà nelle prossime ore con particolare intensità Basilicata, Calabria e Puglia. Nevicate anche a bassa quota e sulla fascia appenninica che potrebbero durare fino a martedì sono attese per le prossime 24 ore. Quanto alle temperature, continueranno a scendere di un paio di gradi specie sul settore orientale e sulle regioni meridionali, mentre resteranno stazionarie sul resto dell’Italia.

Il lungo fine settimana e l’approssimarsi del Natale hanno comunque fatto registrare dati positivi anche nelle grandi città, nonostante il freddo e il peggiorare della condizioni atmosferiche. A Milano, dove il ponte si è sovrapposto alle celebrazioni per Sant’Ambrogio, migliaia di persone hanno invaso
mercatini e fiere allestite per l’occasione e a Roma sono stati presi d’assalto i negozi del centro pur sotto una pioggerellina fine e insistente. Anche a Napoli è stato registrato il tutto esaurito, con 150mila presenze fino a lunedì. Meta prediletta
dei turisti San Gregorio Armeno, la famosa strada dei presepi dove il Natale dura praticamente tutto l’anno.