Saranno oltre cinquemila, per la precisione 5.085, le cattedre soppresse nel prossimo anno scolastico secondo le disposizioni della legge Finanziaria 2002; i nuovi posti, invece, finanziati dalla legge di riforma della scuola, saranno 2.900. La differenza fra le due cifre parla di una diminuzione di circa 3.000 cattedre.

Lo sottolinea lo Snals, unico sindacato a partecipare ad un tavolo sugli organici della scuola con i vertici del dicastero dell’Istruzione, osservando che “la concertazione, da noi richiesta, ha consentito di ottenere una drastica riduzione dei tagli”.

Le cattedre di cui si dovrà fare a meno nella scuola primaria, ricorda lo Snals, saranno 2.200 (prima della concertazione erano 2.303), per la secondaria di primo grado il numero dei posti si contrarrà di 591, nella secondaria di secondo grado di 2.513 (con il salvataggio dovuto alla concertazione, precisa lo Snals, di 387 posti). I posti di sostegno diminuiranno di 800 unità. Per quanto riguarda la scuola elementare, afferma ancora il sindacato, “abbiamo acquisito che i 1.610 posti in più per gli anticipi siano portati a 2.000, mentre i posti per la seconda lingua passano da 640 a 900 con un incremento di 260 posti.

“L’azione del nostro sindacato, anche se non è emersa la possibilità di accordo su tutte le questioni da noi sollevate, ha assicurato ai docenti un significativo ridimensionamento dei tagli degli organici per assicurare maggiore stabilità del posto di lavoro. Lo Snals, attraverso il metodo di un serrato confronto con il governo è riuscito ad ottenere una drastica riduzione dei tagli ed un incremento di posti per l’avvio dell’attuazione della riforma della scuola primaria. Ci batteremo – aggiunge lo Snals – per ottenere ulteriori risorse ritenendo le attuali inadeguate al fabbisogno delle scuole. La nostra azione continuerà su una linea che pone al primo posto l’obiettivo della tutela dei diritti di tutto il personale della scuola”.