E’ salita a 150 mila euro nel 2004 la cifra stanziata dalla Provincia di Modena per promuovere e realizzare progetti di solidarietà in Paesi in via di sviluppo. Giunta all’ottavo anno, l’esperienza della gara pubblica che mette a disposizione risorse per il sostegno alla cooperazione internazionale compie un deciso salto di qualità “come riconoscimento della capacità progettuale delle organizzazioni modenesi, ma anche per rispondere in modo non solo simbolico al bisogno di giustizia che caratterizza la situazione internazionale” commenta il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi.


Il termine per la presentazione dei progetti è venerdì 23 aprile. Informazioni: tel. 059/20.92.10.

Alla gara per i contributi possono partecipare le organizzazioni non governative (Ong) e le associazioni di volontariato che svolgono attività a favore delle popolazioni del Terzo mondo, senza fini di lucro e che abbiano partner locali e la sede o strutture operative nel territorio modenese o, comunque, un numero significativo di volontari residenti.

“E’ dal ’97 – aggiunge Pattuzzi – che lavoriamo in questo settore accanto ai tanti modenesi attenti al tema della globalizzazione dei diritti, delle opportunità, della giustizia e della solidarietà. Nei sette anni precedenti, grazie anche a quasi 700 mila euro di contributi sono stati realizzati oltre 80 progetti un po’ in tutto il mondo”.

Le opere realizzate o in via di completamento, con investimenti per oltre cinque milioni di euro, sono acquedotti, corsi di formazione, strutture sanitarie, centri per minori e altre attività di questo tipo in Africa, in Sudamerica, in Asia e in Europa: dal Senegal al Brasile, dall’Albania a Cuba, dal Bangladesh al Madagascar.

“I criteri di selezione dei progetti e i meccanismi di controllo – spiega Pattuzzi – ci hanno consentito di evitare sprechi e di verificare il mantenimento degli impegni. Consideriamo la cooperazione internazionale, quella che offre assolute garanzie di correttezza ed efficacia, un dovere per l’amministrazione locale: non possiamo rassegnarci a una realtà di miseria e povertà che non è poi così lontana come può sembrare. Nell’era dell’interdipendenza e della globalizzazione le conseguenze della povertà nei paesi del Terzo mondo arrivano fino alle porte di casa nostra”.