Le condizioni del piccolo Jacopo,
il neonato abbandonato nudo il Venerdì Santo sotto la pioggia e
al freddo in un prato alla periferia di Modena, permangono
critiche e stazionarie nella loro gravità. Resta necessaria l’
assistenza ventilatoria meccanica continua, così come il
sostegno farmacologico.

Il professor Fabrizio Ferrari, direttore della Divisione di
Neonatologia del Policlinico dove il piccino è ricoverato, ha
firmato nel tardo pomeriggio l’ultimo bollettino medico diffuso
con cadenza quotidiana. Poiché “le condizioni permangono
invariate, e presumibilmente rimarranno tali per giorni – scrive
il medico – riteniamo di non inviare il consueto bollettino
salvo variazioni significative”. Quindi “la prossima
comunicazione avverrà solo in presenza di sostanziali
novità”.

Per la vicenda di Jacopo la magistratura modenese è in
attesa dell’ esito della prova del Dna disposta sulla
diciottenne che a distanza di giorni dall’abbandono si era
presentata in Questura, accompagnata da un avvocato, dicendo di
essere la madre e chiedendo di poter riabbracciare il bebé.
Anche un coetaneo della giovane, che con lei aveva avuto una
breve relazione lo scorso anno, si è fatto avanti negli ultimi
giorni dichiarando la propria disponibilità a sottoporsi a sua
volta all’esame genetico. La ragazza aveva dichiarato di aver
fatto tutto da sola, all’insaputa anche dei genitori con cui
vive; un’ipotesi che non convince del tutto il Pm Fausto Casari,
titolare delle indagini, che ha indagato il padre e la madre
della diciottenne per concorso in abbandono di minore.