E’ stata soffocata la studentessa diciottenne trovata morta nell’auto del nonno a Montecchio. E’ quanto emergerebbe dai primi accertamenti. I carabinieri stanno ancora cercando l’anziano, Francesco Bertozzi, 76 anni, che ha fatto perdere le sue tracce dopo avere chiamato a casa la madre della giovane. Nella telefonata, sembra, frasi confuse sulle sue responsabilità nella morte della nipote.


La studentessa diciottenne del D’Arzo di Montecchio, la sampolese Elisa Freschi, è stata trovata morta ieri verso le 13.30 a bordo della Seat Ibiza del nonno, in un parcheggio a Montecchio sulla strada per Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano. Proprio il nonno, scomparso dopo una tragica telefonata alla figlia, è sospettato dell’omicidio, come avrebbe lui stesso ammesso nel corso di una confusa telefonata alla figlia, madre della studentessa.

Secondo quanto ipotizzano gli investigatori, il nonno, dopo aver fatto salire la nipote sulla sua Seat Ibiza al termine delle lezioni, ha fatto in auto un tragitto brevissimo per poi fermarsi a Montecchio in un parcheggio, in un punto nascosto alla vista da un autocarro: lì avrebbe soffocato la ragazza, che non avrebbe avuto possibilità di reagire. Inspiegabili le ragioni del gesto, forse dovuto alle condizioni di disagio fisico-mentale di cui soffriva la ragazza, condizioni che il nonno pare non avesse mai voluto accettare.

Alle ricerche del nonno, partecipano anche equipaggi della polizia. I controlli per rintracciare l’anziano, che sarebbe vestito distintamente con giacca e cravatta, sono stati allargati anche alla vicina massicciata ferroviaria di una linea secondaria, la Reggio-Ciano.