Secondo un’analisi della fondazione Edison,
nei distretti l’occupazione cresce dell’1,3% tra il 1991 e il 2001 a fronte della sensibile riduzione (-14,5%) subita dal resto dell’industria italiana.


I migliori distretti in Emilia-Romagna, Friuli, Marche, Piemonte, Sardegna e Veneto.
La tabella riporta i primi dieci distretti industriali del Made in Italy per dinamica dell’occupazione tra il 1996 e il 2001
(settore agro-alimentare escluso), distretto, specializzazione, addetti 2001, variazione percentuale 2001-6:
1. Rimini – macchine utensili legno, 2.839, 62,1%
2. Altamura – divani e legno, 14.515, 59,7%
3. Calangianus – sughero, 1.574, 51,5%
4. Pesaro Urbino – macchine utensili legno, 1.907 , 43,1%
5. Polesine occ. – giostre, 419, 36,9%
6. S.Giuseppe Vesuviano – tessile, 2.580, 31,4%
7. Treviso-Pordenone – articoli plastica, 5.694, 28,2%
8. Valenza Po – oreficeria, 8.475, 27,3%
9. S. Mauro Pascoli – calzature, 3.139, 22,8%
10. Alessandria – articoli plastica, 3.092, 22,1%.