Le rilevazioni compiute nell’ambito dell’Indagine comunale sull’occupazione e la disoccupazione (e contenute nell’ultimo numero della newsletter Lettera sull’Occupazione in corso di distribuzione a cura dell’Assessorato alle Politiche Economiche del Comune) mostrano un consolidamento dei deboli segnali di ripresa emersi alla fine del 2003.

Rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente il numero degli occupati ad aprile 2004 è aumentato infatti del 3.8%, di circa 3000 unità, arrivando a 79300. Particolarmente dinamica è risultata l’occupazione femminile, con un più 8.3%, tanto che il numero di coloro che si sono dichiarate casalinghe è sceso in un anno da 8800 a 6000 circa. Il tasso di occupazione complessivo è anch’esso risalito, per collocarsi ad aprile ad un livello superiore a quello del corrispondente mese del 2003 (67.2% contro 65.4%), e recuperando sostanzialmente i livelli del 2001. Il tasso di attività ha evidenziato un andamento analogo, arrivando al 69.4%.
Diversa la performance del tasso di disoccupazione, fino a luglio 2003 nettamente superiore a quello dell’anno precedente (4,2% contro 2,5%), in ottobre sceso avvicinandosi ai livelli dell’ottobre 2002 (2,9%) e che ad aprile 2004 ha toccato infine la quota del 3.2%.

La Lettera sull’Occupazione 2004 presenta poi anche dati scorporati e riguardanti donne e giovani sul mercato del lavoro: si è assistito così ad un netto aumento del tasso di occupazione femminile nei primi mesi dell’anno: questo indicatore è risalito al 61.3%, al di sopra di quello ad esempio fatto registrare nell’ottobre 2002 (59,8%). Il fenomeno della disoccupazione giovanile, che a Modena sembrava in una fase di progressivo riassorbimento, si riaffaccia invece nuovamente: il tasso di disoccupazione giovanile, sceso fino al 5,6% nel 2002 e che aveva raggiunto nel luglio 2003 un picco del 15,6% ad aprile 2004, alla data dell’ultima rilevazione trimestrale, si è comunque attestato su un valore (il 12.9%), superiore di quasi due punti a quello del corrispondente periodo dell’anno precedente. A Modena poi su 100 occupati i lavoratori dipendenti risultano il 75.8%, l’81.5% tra le donne. Il 21.9% sono invece lavoratori autonomi, più maschi che femmine, mentre l’1.3% sono parasubordinati e l’uno per cento infine apprendisti. Tra i lavoratori in possesso di un contratto da lavoratore dipendente poi 88 su 100 risultano a tempo indeterminato e l’8.5% determinato. Solo il 9.5% dei lavoratori subordinati è a tempo parziale e tra questi 96 su 100 sono donne prevalentemente tra i 35 e i 54 anni.