Uno studente di origine veneta, A.G., 37 anni, di Adria, è morto la scorsa notte a Bologna, precipitando dalla finestra dell’appartamento dove viveva con altri tre studenti, al terzo piano di uno stabile in via Cartoleria, nel centro storico. Secondo i primi accertamenti della polizia, è possibile che si sia trattato di un suicidio, ma non si esclude l’ipotesi di una disgrazia.

L’uomo non avrebbe infatti sofferto di depressione, nè lasciato biglietti per annunciare il gesto. La caduta dalla finestra è avvenuta poco dopo le 2.30 e non avrebbe avuto testimoni. In casa si trovava solo una coinquilina del giovane, che però in quel momento stava dormendo. Poco prima, nell’appartamento c’era stata una festa, per il compleanno della ragazza.
Anche per questo, a quanto si è appreso, non si esclude che A.G. possa essere caduto accidentalmente, forse in seguito all’assunzione di alcolici durante la festa. Di certo, la polizia esclude una morte violenta o il coinvolgimento di terzi nella caduta.

La polizia ha ascoltato una ragazza, anche lei veneta, che divide l’appartamento con lo studente e altre due persone che in questi giorni sono fuori da Bologna. Agli agenti la ragazza ha raccontato che non si era accorta di nulla poichè a quell’ora era in camera sua a riposare. Ha spiegato però che in serata durante i festeggiamenti, il coinquilino non le era parso particolarmente ubriaco. Inoltre, la ragazza ha escluso che l’uomo avesse dei
problemi tali da giustificare un tentativo di suicidio. Allo stesso tempo il pubblico ministero Lucia Musti esclude l’evento doloso. Per cercare di capirne di più, il magistrato ha comunque disposto
gli esami tossicologici sul cadavere per accertare se magari la vittima avesse abusato di alcolici o di droghe e per tale ragione avrebbe perso
l’equilibrio cadendo nel vuoto dopo essersi affacciato alla finestra della propria abitazione.