“I recenti avvenimenti che si sono susseguiti anche a Modena a seguito di precipitazioni che non possono più essere considerate straordinarie, ma assolutamente normali ci pongono sicuramente alcune questioni che dobbiamo affrontare sia come amministrazioni pubbliche sia nel rapporto coi cittadini”. Il Presidente di ATO Ferruccio Giovanelli interviene sulla ‘questione’ allagamenti, in seguito a quanto è successo in città pochi giorni fa.


“Innanzitutto – chiarisce Giovanelli – non possiamo più considerare questi avvenimenti come eccezionali ma normali ed attrezzarci per farvi fronte con diverse azioni.
Più precisamente è necessario prescrivere nelle nuove lottizzazioni che le fognature siano progettate per far fronte ad un livello di precipitazioni molto più concentrate in poche ore; anche per questo è indispensabile rendere obbligatorio, nelle nuove costruzioni civili e produttive, le vasche di accumulo delle acque piovane, che favoriscono il risparmio idrico e svolgono una funzione di laminazione delle acque piovane. Una maggiore manutenzione delle fognature esistenti, sia della parte pubblica da parte dei gestori sia della parte privata da parte dei cittadini frontisti che debbono pulire le caditoie e controllare periodicamente le pompe installate nei propri garage e cantine, è, senza dubbio, il modo migliore per limitare i danni prodotti da precipitazioni violente. È poi necessario – prosegue il Presidente di ATO Ferruccio Giovanelli – che il sistema idraulico e scolante dei vecchi canali sia adeguatamente manutentato e non sovraccaricato di nuovi utenti derivanti da nuove lottizzazioni a cui non potrebbero far fronte e che ogni nuovo carico idraulico derivante da nuove costruzioni sia studiato e trovi adeguate soluzioni senza sovraccaricare le strutture esistenti”.

Oltre a questi accorgimenti di tipo pratico risulta ormai indispensabile prevedere un sistema di assicurazione obbligatoria perché non è pensabile che tutti i danni possano essere scaricati sulla fiscalità pubblica. Il sistema fognario dei Comuni, gestito dalle aziende, ed il sistema dei canali di scolo gestito da enti diversi, come gli Uffici di Bacino ed i Consorzi di Bonifica, poi, dovrebbero essere sempre governati da una regia pubblica che dia maggiori garanzie di manutenzioni accurate e di controllo che ogni nuova costruzione o lottizzazione non sia vista a se stante ma in un ottica di un servizio integrato che, se non correttamente dimensionato o gestito, provoca sicuramente danni e disagi ai cittadini.

“L’agenzia – dichiara il Presidente di ATO Ferruccio Giovanelli – ha già previsto nel piano degli investimenti dei prossimi 10 anni oltre 250 milioni di euro di investimenti che vanno ad affrontare anche questi temi, e che renderanno sicuramente più sicuro il sistema. Più precisamente sono stati previsti circa 120 milioni di euro d’investimenti per il sistema fognario e depurativo insieme; di questi circa 60 milioni di euro saranno destinati solo ad investimenti nel sistema fognario. Abbiamo previsto – conclude Giovanelli – che i gestori debbano garantire la pulizia delle caditoie stradali per due volte all’anno, ovviamente questi costi sono rientrati nelle nuove tariffe del servizio idrico integrato approvato col l’anno 2005, che sono tra le più basse della Regione”.