“Voto circoscrizionale per gli immigrati. Una scelta del Comune di Modena, per i diritti e la legalità”: questo il titolo del convegno che si terrà domani, dalle 19.30 alle 23, nella sala del Consiglio comunale. L’iniziativa è promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione Nessun luogo è lontano e il Comitato nazionale Voto e democrazia e vedrà l’istituzione del Comitato territoriale Voto e democrazia.

Dopo Mantova e Torino, che ha già modificato il proprio Statuto Comunale per concedere il diritto di voto agli stranieri residenti da almeno 6 anni, Modena è la terza città in Italia in cui nasce un Comitato territoriale Voto e democrazia. Il 3 novembre 2005, con un Ordine del Giorno presentato dalla maggioranza, il Consiglio comunale di Modena ha impegnato la Giunta “a convocare la Commissione consigliare Affari Istituzionali per verificare e predisporre sin da ora il testo di tutte le modifiche allo Statuto e ai Regolamenti del Comune di Modena idonee ad attuare il diritto di voto amministrativo attivo e passivo dei cittadini stranieri extracomunitari residenti, la cui votazione sarà sottoposta al Consiglio comunale non appena sarà definitivamente risolto l’attuale contrasto di decisioni del Consiglio di Stato”.

Il convegno di mercoledì sera si aprirà, alle 19.30, con i saluti del presidente del Consiglio Comunale Ennio Cottafavi e l’introduzione del Sindaco Giorgio Pighi, che parlerà del diritto di voto nel Comune di Modena. L’assessore all’Istruzione Adriana Querzé interverrà sul ruolo della scuola in tema di partecipazione e rappresentanza, il presidente della Consulta degli stranieri Reginald Ihebom parlerà del ruolo della Consulta e l’assessore alle Politiche per l’integrazione Francesca Maletti presenterà il Comitato territoriale Voto e democrazia di Modena insieme alla presidente nazionale Sesa Tatò. Il presidente dell’associazione Nessun luogo è lontano, Fabrizio Molina, interverrà sulle linee guida per una governance dell’immigrazione, mentre il segretario generale Marialuisa Sigillo spiegherà l’attualità del dibattito sul voto agli immigrati in Europa e il perché dei comitati territoriali. Interverranno infine i rappresentanti delle associazioni di stranieri del Comune di Modena. Il convegno è coordinato da Isabella Massamba N’siala, Consigliera Comunale del gruppo DS.

“Il voto agli immigrati nelle circoscrizioni è l’unico realizzabile”, spiega la presidente nazionale del Comitato Voto e democrazia Sesa Tatò, “per riconoscere il diritto civile e politico a chi, da almeno cinque anni, abita, lavora e produce ricchezza nel nostro paese. La presa di posizione di Modena è un importante precedente per arrivare, come auspichiamo, all’approvazione del voto per gli immigrati da parte del Parlamento che nascerà dalle prossime elezioni”. La campagna per l’attribuzione dell’elettorato attivo e passivo nelle circoscrizioni ai residenti stranieri, con la condizione di un minimo di cinque anni di residenza legale nel territorio dello Stato, si fonda su presupposti giuridici quali la Convenzione del Consiglio d’Europa firmata a Strasburgo nel 1992, il Testo unico sull’immigrazione del 1998, il parere 8007/2004 del Consiglio di Stato su richiesta della Regione Emilia-Romagna. Tra i paesi europei che prevedono, con differenti modalità, la partecipazione attiva degli stranieri alla vita politica locale ci sono la Gran Bretagna, l’Olanda, la Svezia, l’Irlanda, il Lussemburgo, la Spagna e il Belgio.

A Modena, la popolazione migrante di provenienza extraeuropea è circa il 6,4%, contro un dato nazionale intorno al 4%. Al Comitato Voto e democrazia, nato con l’obiettivo di promuovere il diritto di voto per i cittadini di provenienza immigrata alle prossime elezioni circoscrizionali e municipali, hanno aderito personalità della cultura, della ricerca e della società civile come Rita Borsellino, Khaled Fouad Allam, scrittore e docente all’università di Trieste, il gesuita Pier Paolo Bachelet, il giornalista e disegnatore Pablo Echaurren, i registi Marco Tullio Giordana e Marco Risi, gli scrittori Sandro Veronesi e Luciana Viviani, numerosi docenti dell’Università La Sapienza di Roma, rappresentanti della Comunità iraniana in Italia e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Per informazioni ci si può rivolgere a Comune di Modena (059 2032741, 328 0233162), associazione Nessun luogo è lontano e Comitato Voto e democrazia (06 5717791, 333 3764082).