Reggio Emilia sempre più modello, per tutta Italia e non solo, nel campo dei servizi sociali. All’alto livello raggiunto grazie a una sempre più fitta ed efficace collaborazione tra pubblico e privato, si aggiunge ora anche il Master “Care expert” per progettisti di interventi territoriali nel campo dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari promosso dalla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dalla Provincia e dall’Azienda Usl di Reggio Emilia.


Il Master – fra i primi in Italia – è stato presentato questa mattina in Provincia dalla presidente Sonia Masini, da Aldo Tomasi (preside di Facoltà di medicina e chirurgia, Azienda policlinico di Modena); Gabriella Aggazzotti (responsabile del master, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia); Franco Prandi (direttore amministrativo Ausl di Reggio); Elisabetta Negri (coordinatore sociale Ausl di Reggio); Angela Ficarelli (dirigente dell’area Welfare locale della Provincia); Lodovica Fratti (dirigente del Servizio sanità e servizi sociali della Provincia) e Claudia Corbelli (funzionario del Servizio sanità e servizi Sociali della Provincia).
Il percorso di studio e di ricerca – individuato da un Comitato tecnico-scientifico formato da esperti dell’Università, della Provincia e dell’Ausl e da uno staff operativo – é di 1.500 ore (250 ore di lezione, 450 ore di stage nei servizi e 800 ore di studio autogestito) e prevede momenti di confronto con le comunità professionali ed anche con la cittadinanza. In particolare, il percorso di tirocinio viene individuato con i Comuni (Uffici di piano) e la cooperazione sociale.

Le lezioni si tengono nella sede reggiana di via Allegri dell’Università di Modena e Reggio. Al Master, che ha preso il via lo scorso 9 giugno e si concluderà a dicembre 2007, partecipano di 18 persone: 15 quadri dei Servizi sociali e socio-sanitari di Comuni, Azienda Usl e cooperazione sociale della provincia di Reggio Emilia, 2 responsabili di Servizi provenienti da Modena e 1 da Cesena.

La proposta formativa parte dalla considerazione che il territorio provinciale di Reggio Emilia presenta situazioni di eccellenza nell’ambito dei servizi sociosanitari in cui gli operatori pubblici e privati co-progettano strategie per affermare l’interesse del cittadino come valore primario da promuovere e garantire. Si tratta dunque di un territorio in grado di riflettere sulle proprie esperienze e offrire occasioni di apprendimento strettamente collegate alle prassi operative.

“L’avvio di questo master è un passaggio importante su due fronti – ha affermato la presidente Sonia Masini – Il primo, di tipo istituzionale, è la stretta collaborazione fra Provincia, Università e Ausl, il secondo riguarda invece l’offerta formativa che, così pensata, risponde alla richiesta di figure professionale necessarie, ma che attualmente non esistono sul mercato del lavoro”.
“Un’idea tutta reggiana – ha commentato Gabriella Agazzotti, responsabile del master – in quanto Reggio, nei servizi socio-sanitari, rappresenta un’eccellenza senza eguali. Il master universitario di fatto certifica questo primato, considerando la tutela della salute non solo come un fattore sanitario, bensì socio-sanitario e questo significa avere sempre un occhio di riguardo anche verso la popolazione”.
Il percorso formativo del master prende il via da una domanda: “Cosa mette a rischio la salute delle persone in una comunità?”. A spiegarlo è Franco Prandi (direttore amministrativo dell’Ausl di Reggio) per cui “questo interrogativo è il punto di partenza che porta poi alla verifica dell’adeguatezza degli strumenti che vengono utilizzati”. Secondo Prandi infatti “accanto a strutture, che in questi anni hanno cambiato il loro modo di presentarsi agli utenti, occorre un cambiamento culturale nella mentalità degli operatori. Il concetto di salute è nuovo ed occorrono quindi nuovi professionisti”.

Il Master intende perciò formare delle persone – già impegnate in iniziative professionali di progettazione e gestione di interventi sociali, sociosanitari e sanitari – nello sviluppo di competenze teoriche e pratiche funzionali alla ricerca/azione e al cambiamento, consentendo loro di diventare professionisti esperti nello sviluppo di iniziative di welfare community.

I temi centrali del Master riguardano i fattori che incidono sulla salute (i cosiddetti determinanti individuati dall’Organizzazione mondiale della sanità), gli indicatori della qualità della vita, la ricerca partecipativa nel sociale e la metodologia della co-progettazione.
Il terreno di apprendimento e di sviluppo di tali competenze è costituito dal tirocinio, pensato come un sistema di percorsi di ricerca-azione di gruppo, volti a produrre delle consulenze a servizi socio-sanitari del territorio per lo sviluppo di progetti di welfare partecipato.
L’iniziativa presentata oggi concretizza anche una significativa sinergia interistituzionale tra l’Università, la Provincia, l’Ausl i Comuni ed il terzo settore, in particolare la cooperazione sociale, al fine di sviluppare strategie nell’ambito delle politiche sociali e sanitarie volte alla innovazione ed alla qualificazione della rete dei servizi sulla progettazione sociale integrata.