Semplificare le procedure burocratiche costituisce un mezzo per tutelare i diritti dei cittadini stranieri e favorirne l’integrazione. La Giunta Comunale di Modena ha di recente emanato un provvedimento per snellire la procedura volta al rilascio dell’idoneità dell’alloggio, un documento che al cittadino straniero viene richiesto per poter adempiere diverse pratiche burocratiche.

Se il rilascio dell’idoneità dell’alloggio ha da un lato ha contribuito a tutelare maggiormente i cittadini stranieri in procinto di entrare in Italia, affinché trovassero una condizione alloggiativa adeguata; dall’altro lato, per chi nel nostro paese era già presente regolarmente, ha potuto rappresentare un ostacolo nell’accesso ai servizi. Con la nuova delibera la Giunta ha inteso semplificare la documentazione richiesta e i controlli, distinguendoli e definendoli a seconda dei documenti per cui il Comune rilascia l’attestato dell’idoneità dell’alloggio.

“E’ infatti condivisibile – afferma l’assessore alle Politiche sociali, per la Casa e per l’Integrazione Francesca Maletti – che si prevedano requisiti minimi di reddito e di condizione alloggiativa per permettere l’ingresso in Italia a coniugi, figli minori e genitori. Non condividiamo, però, che la presenza di un metro quadro in più o in meno possa impedire ad un cittadino straniero di poter accedere al lavoro o ad altri strumenti fondamentali per l’integrazione”.

Infine, “preme sottolineare – continua l’assessore – come il provvedimento abbia semplificato la procedura nel caso in cui l’idoneità sia richiesta per il contratto di soggiorno introdotto dalla Legge Bossi–Fini, documento di cui ha bisogno anche lo straniero da anni in Italia per poter sottoscrivere un contratto di lavoro. Questo non elimina la evidente discriminazione tra lavoratori, ma vuole quanto meno arginare i danni che la norma ha introdotto, confidando che tra le modifiche che il Governo attuale ha dichiarato di voler introdurre per favorire l’integrazione degli stranieri, ci sia anche la modifica di questa procedura”.