Il Nuovo Ospedale S. Agostino Estense di Modena (Baggiovara) al primo posto in regione per donazioni di organi effettivamente utilizzate nel 2006 dopo l’assenso dei familiari dei donatori. Seguono, in questa classifica della solidarietà, gli Ospedali Riuniti di Parma e l’ospedale Bufalini di Cesena.

Il dato emerge dall’ultimo report del Centro regionale di riferimento per i trapianti dell’Emilia-Romagna (Crt-ER) e viene portato ad esempio anche al Convegno annuale dell’Associazione interregionale Trapianti (Airt) in corso in questi giorni a Firenze.

Dal report risulta che nel 2006 l’Unità operativa di Rianimazione del nuovo ospedale dell’Azienda USL di Modena ha segnalato 25 potenziali donatori, 18 dei quali sono stati effettivamente utilizzati (in 13 casi si è trattato di donazioni multi organo).
L’ospedale di Baggiovara ha ottenuto ottimi risultati anche per quanto riguarda le percentuali di opposizione al prelievo da parte dei familiari: solo 5 casi di opposizione su 25 segnalati (il 20 per cento del totale contro una media regionale del 28,5 per cento). Un altro dato positivo è il rapporto fra donatori segnati ed utilizzati che si attesta al 72 per cento (i casi “segnalati” sono le persone indicate dai medici della rianimazione come potenzialmente idonee al prelievo di organi e tessuti, mentre i donatori “utilizzati” sono le persone a cui vengono effettivamente prelevati uno o più organi).

Il Direttore sanitario dell’Azienda USL di Modena Andrea Guerzoni sottolinea che “Questi dati dimostrano da una parte l’efficienza e la preparazione del personale che opera a Baggiovara, dall’altra la grande cultura della donazione del nostro territorio, frutto anche di una costante opera di sensibilizzazione. Un grazie di cuore va a tutti gli operatori sanitari e alle associazioni dei donatori che hanno contribuito a questo risultato e, soprattutto, a tutte le famiglie che in un momento tragico e tremendamente difficile hanno trovato la forza di compiere un grande gesto di solidarietà”.

Nella nostra provincia l’attività di prelievo degli organi è realizzata anche presso il Policlinico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (nel 2006 sono stati segnalati ed utilizzati dal Centro regionale gli organi di due donatori) e presso l’Ospedale di Carpi (nel 2006 cinque donatori segnalati e due utilizzati) dell’Azienda sanitaria.
Tutte le attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti in Emilia-Romagna fanno capo al Centro regionale di riferimento per i trapianti, con sede presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, che coordina i rapporti tra le Rianimazioni presenti in tutti gli ospedali della regione (dove vengono prelevati gli organi donati), i Centri trapianto, le banche dei tessuti e delle cellule, le attività per garantire la sicurezza del donatore e la qualità degli organi donati, l’attività di raccolta dati, il coordinamento delle liste di attesa e la loro trasmissione a Centro Nazionale Trapianti di Roma.

Proprio in questi giorni (dal 18 al 21 marzo) è in corso a Firenze il convegno annuale dell’Associazione interregionale Trapianti (Airt). L’ Airt – che raggruppa Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano – è una delle tre organizzazioni che coordinano donazioni e trapianti (le altre due sono Nit, North Italian Transplant, e Ocst, Organizzazione centro sud trapianti) e che a livello nazionale fanno capo al Centro nazionale trapianti. Al convegno partecipa anche il Direttore dell’Unità operativa di Rianimazione del Nuovo Ospedale S. Agostino Estense Raffaele Stacca per illustrare l’esperienza modenese in tema di donazione d’organi.

La donazione degli organi è un gesto importante, perché tante persone ammalate (ad esempio i cardiopatici, le persone con insufficienza respiratoria o con insufficienza epatica) hanno nel trapianto l’unica chance per salvare la vita. Per altre persone (ad esempio, malati in dialisi e persone affette da gravi malattie degli occhi) il trapianto rappresenta la possibilità di guarire da gravi patologie. Il trapianto si può realizzare solo se, alla morte di una persona, organi e tessuti vengono donati. Ognuno può dare, in vita, l’assenso alla donazione dopo la propria morte.

Per quanto riguarda la provincia di Modena, la volontà di donare può essere espressa su un apposito modulo presso gli Uffici Relazioni col Pubblico dell’Azienda USL di Modena. I dati sulle manifestazioni di volontà, vengono poi immessi, da personale autorizzato ed in condizioni di sicurezza informatica, in una banca dati nazionale, collocata presso il Centro Nazionale Trapianti (CNT) e collegata in rete con tutti i Centri regionali trapianti. Nella nostra regione questa banca dati viene interrogata dai medici del Centro di Riferimento Trapianti in occasione di ogni osservazione di morte, allo scopo di verificare con certezza se il soggetto abbia espresso in vita la propria volontà, favorevole o no alla donazione.
Per informazioni: numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033
(tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30). Sito internet Rete Regionale trapianti.