Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato lo schema di convenzione da sottoscrivere con gli altri comuni del distretto sanitario per costituire un ufficio comune rivolto alla gestione associata di funzioni e attività in ambito sociale e socio-sanitario integrato.


Presentando il provvedimento l’assessore Francesco Tosi ha sottolineato l’importanza dell’atto non solo per qualificare i servizi ai cittadini, ma anche per dare una forma più appropriata alla rete di strumenti e di opportunità consentendo così agli amministratori di questa e delle prossime legislature di concentrare l’attenzione sui contenuti dei servizi sociali.
Il provvedimento, che modifica in modo sostanziale il governo delle politiche sociali nel distretto, si basa sulla necessità di lavorare in modo coordinato e integrato per affrontare con interventi appropriati i bisogni sempre più articolati e complessi della società che cambia. I bisogni dei singoli e delle famiglie necessitano di risposte non settoriali ma unitarie, capaci di vedere la persona nella sua globalità per una assistenza senza soluzione di continuità, comportando, di conseguenza un elevato grado di integrazione socio-sanitaria sia a livello istituzionale che al livello dei servizi, dei professionisti e degli operatori.


La coincidenza fra la Zona Sociale e il Distretto Sanitario, individuata dalla Regione quale ambito ottimale per l’esercizio delle funzioni di governo e per la gestione dei servizi sociali e socio-sanitari integrati, si presenta, quindi, sempre di più come una necessità, anche per connettere alla organizzazione sanitaria distrettuale una corrispondente organizzazione dei Comuni, titolari delle funzioni sociali, che consenta una efficace integrazione tra i titolari delle diverse competenze per una gestione ottimale di importanti risorse, quale, fra le altre, il Fondo Regionale per la non Autosufficienza (F.R.N.A).
La nascita di un “Ufficio comune”, di un “Comitato di distretto” quale luogo di esercizio del governo del sistema integrato e la scelta di Sassuolo come comune capofila, consentirà inoltre di superare la delega che affidava all’Asl la gestione dei servizi: minori, inserimenti lavorativi disabili, gestione centri diurni handicap e assistenza anziani, coordinamento pedagogico adolescenti, competenze che conquistano poche volte le prime pagine ma svolgono un servizio fondamentale e impegnano significative risorse dei comuni.