“Non lasciare soli i cittadini della Locride e della Calabria, in questa battaglia contro le mafie ed i poteri occulti, non è solo solidarietà dovuta, ma consapevolezza che trattasi di una battaglia che riguarda tutti. Pertanto, vincerla in Calabria vuole dire rendere possibile un’Italia più giusta e normale”.


Così Piero ragazzini, segretario generale della Cisl dell’Emilia-Romagna, intervenendo oggi a Bologna a nome di Cgil Cisl Uil con esponenti delle istituzioni e della cooperazione, all’iniziativa regionale di adesione all’appello ‘Un’alleanza per la Locride e la Calabria’ lanciato da Vincenzo Linarello, presidente del consorzio sociale Goel (imprese sociali della Locride) insieme a Calabria welfare (impresa sociale regionale con un migliaio di occupati) e Comunità libere (rete non violenta di cittadini, famiglie, imprese, organizzazioni sociali a difesa di chi viene attaccato dai poteri antidemocratici e/o violenti).

La conseguente manifestazione nazionale, che si terrà a Locri il primo marzo, per Ragazzini sarà “solo una tappa importante di un percorso che ha già visto istituire stretti rapporti di collaborazione tra i promotori dell’appello e le organizzazioni dei movimenti cooperativo e sindacale calabresi ed emiliano-romagnoli, nonché associazioni, enti ed istituzioni.
Gli obiettivi condivisi dagli aderenti all’alleanza sono: non bloccare il percorso di cambiamento intrapreso da persone ed attività che ne fanno parte; sviluppare forme di mutualismo economico; difendere le vittime della ‘ndrangheta e delle massonerie deviate; individuare ed impedire l’azione delle mafie in tutte le regioni d’Italia.

In Emilia-Romagna l’appello della Locride è stato raccolto da: Regione, Anci, Upi, Università, Cgil Cisl Uil, Legacoop, Confcooperative, forum terzo settore, centri Donati e Poggieschi di Bologna, che hanno istituito un comitato regionale permanente, aperto alle adesioni di quanti vogliano unirsi per sostenere l’esperienza dei consorzi calabresi, oltre la manifestazione del primo marzo.