musica2È dedicata a Händel e Haydn, dei quali ricorre rispettivamente il 250° e il 200° anniversario della morte, la 13ª edizione della rassegna “Armonie fra musica e architettura” che debutta a Modena, nella chiesa di San Pietro, venerdì 12 giugno, L’inizio è alle ore 21, l’ingresso è libero.

“Armonie”, la rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese che nell’edizione 2008 ha registrato il “tutto esaurito” in quasi tutti i concerti raggiungendo le 2.500 presenze, quest’anno prevede 25 concerti fino al 23 settembre. La rassegna, promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”, si propone di valorizzare il patrimonio artistico e culturale degli edifici religiosi del territorio, in particolare dell’Appennino, e di dare ai giovani concertisti un’occasione per esprimere le loro qualità.

L’esecuzione del concerto inaugurale che ricorda appunto gli anniversari della morte di Haendel, avvenuta nel 1759, e di Haydn, nel 1809, è affidata all’organista Stefano Innocenti, tra i più noti nel panorama internazionale, accompagnato all’Orchestra da camera di Ravenna diretta da Paolo Manetti. In programma tre concerti per organo e orchestra di Haendel considerati tra i capolavori del barocco e proposti per la prima volta a Modena nella loro partitura originale. L’esibizione si completa con brani di Haydn e Mozart.

Costruita alla fine del 1400 e consacrata nel 1518, la chiesa di San Pietro ospita un organo del 1524 realizzato dal grande organaro bresciano Giovan Battista Facchetti. Fin dalla sua costruzione l’organo fu considerato un capolavoro non solo per ragioni musicali: la cassa finemente intagliata, decorata e dorata, e la cantoria, affrescata dai fratelli Taraschi nel 1546, costituiscono ancor oggi un insieme di grande eleganza. Lo strumento fu custodito dai Benedettini fino ai primi del Novecento quando, durante i lavori di sistemazione della chiesa, andarono perse molte canne. Nel 1964 fu costruito un organo nuovo la cui disposizione ricordava quella originaria con l’aggiunta di nuovi registri.