abbazia_collemaggioIl dramma dell’Aquila, ferita e offesa nel suo notevole patrimonio artistico architettonico e culturale è fortemente condiviso da tutti, italiani e stranieri. Un moto generoso d’affetto e di solidarietà  nei confronti della città, dei suoi cittadini e dei suoi tesori danneggiati si è messo in moto nei mesi passati e prosegue con rinnovato vigore.

Fra i tesori più preziosi, uno dei monumenti maggiormente danneggiati è l’Abbazia di Collemaggio e parte delle opere d’arte custodite al suo interno, incluso il bellissimo organo antico.

Le delicate e rischiose operazioni iniziali di recupero delle molte opere d’arte trasportabili, sono ormai terminate ed il salvataggio del tesoro di Collemaggio può dirsi felicemente concluso, anche se resta il dolore per i gravissimi danni subiti dall’edificio, dall’organo e da alcune opere di grande valore.

 Sono stati posti in salvo tele e dipinti, ma anche affreschi staccati, statue e tutti gli arredi come i confessionali e la famosa statua della Madonna con Bambino di Silvestro dall’Aquila, che sembra abbia subito danni ma sia in discreto stato, e alcune opere pittoriche.

I pilastri nella navata centrale lesionati sono stati imbragati con speciali cinghie a tenuta, per garantirne la stabilità. Le immagini del crollo riprese dalla Porta Santa, anch’essa gravemente lesionata, mostrano come il crollo abbia distrutto, forse in maniera del tutto irrecuperabile, il pregevole organo collocato a cavallo tra la navata centrale e quella sinistra, in prossimità del transetto. In terra sono visibili due delle colonne che lo sorreggevano.

Ed è proprio per recuperare questo pregiatissimo organo antico della 2° metà del XVII secolo con cantoria riccamente decorata, con una facciata di 29 canne di stagno e una tastiera originale di 54 tasti che l’Istituto Abruzzese di Storia Musicale, onorando la propria istituzionale missione di preservare la memoria storico-musicale dell’Aquila e della Regione Abruzzo, ha attivato una sottoscrizione insieme al Festival Musicale Estense Grandezze & Meraviglie di Modena.

Gli antichi organi, un patrimonio che nella nostra penisola è quantitativamente e qualitativamente enorme, sono in grado ancora oggi di svolgere pienamente la loro funzione liturgica e senza le maestose sonorità organistiche della Marcia nuziale di Mendelssohn, a un matrimonio in chiesa manca qualcosa. La nostalgia e un senso di dolorosa incredulità ci accompagneranno finché questo autentico capolavoro di raffinatezza ed eleganza non tornerà al suo posto nell’Abbazia di Collemaggio, nuovamente  al centro della vita degli aquilani.

Il Festival Musicale Estense è membro e socio fondatore del R.E.M.A. (Réseau Européen de Musique Ancienne), che conta 63 festival di musica antica di ventuno paesi europei. Il R.E.M.A. ed  è nato nel 2000 in Francia.

Marie Gouy , Segretaria Generale REMA, Réseau Europeéen de Musique Ancienne ha intervistato  Francesco Zimei , presidente dell’Istituto Abruzzese di Storia Musicale, in merito agli interventi a favore dell’organo antico della basilica di Collemaggio:

REMA: Dr.Zimei  può spiegare l’importanza dell’organo della Basilica di Santa Maria di Collemaggio?

Direttore:  Si tratta di un prezioso strumento seicentesco di fattura locale, probabilmente opera dell’abruzzese Luca Neri da Leonessa, autori di strumenti di grande qualità in varie chiese dell’Italia Centrale. E’ particolarmente indicato per il repertorio barocco italiano (Girolamo Frescobaldi, Michelangelo Rossi, Bernardo Pasquini).

 REMA: In quale stato avete trovato l’organo?

Direttore: Purtroppo è stato travolto dal crollo di un’arcata. I resti, seriamente danneggiati, giacciono sul pavimento prospiciente il transetto.

 REMA: Che tipo di lavori di ristrutturazione avete previsto?  Sono molto urgenti?

Direttore: La prima fase, attualmente in corso, consiste nel recupero del materiale fonico e architettonico. Poi si provvederà a una sistematica classificazione, mirata a recuperare o a integrare tutti i pezzi disponibili.

 REMA: A quanto ammontano le stime dei costi di restauro? Sapete già a chi rivolgervi per questi interventi?

Direttore: Lo strumento era stato restaurato nel 2000 con criteri filologici da Riccardo Lorenzini, il quale si è dichiarato immediatamente disponibile a intervenire. La direttrice dei lavori, dottoressa Biancamaria Colasacco, dispone peraltro di tutta la documentazione necessaria. I costi della parte fonica, nove anni fa, si aggirarono sui 250 milioni di lire (circa 130.000 euro). E’ evidente che l’attuale intervento costerà molto di più.

 REMA: Come possiamo esservi d’aiuto?

Direttore: Aderendo e facendo aderire alla sottoscrizione internazionale promossa insieme al Festival “Grandezze & Meraviglie” di Modena. L’obiettivo è quello di far tornare presto quest’organo a suonare e di restituire all’Aquila la sua importante attività concertistica nel campo della musica antica.

Abbazia di Collemaggio

È  la più grandiosa chiesa romanica de L’Aquila. Fatta costruire nel 1287 dall’ Eremita Pietro del Morrone, che vi fu incoronato papa il 29 agosto del 1294, risente fortemente dell’ architettura romano-gotica abruzzese, soprattutto nella facciata imponente. La pietra locale di rivestimento bianca e rosa, in un gioco policromo e geometrico, incastona i tre portali con i rispettivi rosoni di raffinata fattura, tutti databili intorno al 1440.

Anche l’ archivolto romanico, è scandito da 5 ritmi a semiluna realizzati in stile gotico, da angeli, tortiglioni, foglie, fiori ed animali. Il rosone è costituito da un delicatissimo merletto ed è in posizione centrale rispetto ai due laterali sulla facciata. Questa è ripartita geometricamente da cornici e lesene e presenta una caratteristica peculiarità dovuta alle maestranze comacine che la realizzarono: la simmetria del terzo laterale sinistro più stretto rispetto a quello destro. Questa scelta architettonica produce, da lontano, l’ef-fetto ottico di simmetria. Sul fianco sinistro della Basilica vi è la Porta Santa, varcata da papa Celestino V il giorno della sua consacrazione, che vanta ben 3 primati: la prima Porta Santa della storia, l’unica Porta Santa al mondo che si apre ogni anno e l’unica chiesa che ha visto l’incoronazione di un papa, Celestino V, al di fuori del Vaticano. L’interno solenne, risale alla metà del XIV secolo, quando cioè le originarie cinque navate furono ridotte a tre. Il terremoto del 1703 la danneggiò gravemente: fu così ingabbiata da pesanti sovrastrutture barocche che nascondevano i poderosi pilastri ottagonali, le grandiose ogive ed il soffitto a cassettoni, oggi tornati all’ originario aspetto, dopo l’ultimo restauro del 1972.

Degni di nota sono: il pavimento – con i suoi misteriosi segni che rimandano alla tradizione templare – con disegno geometrico in pietra bianca e rossa che richiama la facciata, lo stemma di Celestino V, sulla porta maggiore, in data 1669 e in fondo alla navata destra, il mausoleo innalzato a S. Pietro Celestino da Girolamo da Vicenza nel 1517, che ne conserva le spoglie.

Per contribuire personalmente al restauro dell’organo di Collemaggio:

C/C “RESTAURO ORGANO DI COLLEMAGGIO”

CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA

IBAN: IT73E0604003601000000156020

BIC (SWIFT): BPMOIT22XXX

 

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Grandezze & Meraviglie

Festival Musicale Estense

Giunto quest’anno alla dodicesima edizione, il Festival Musicale Estense Grandezze & Meraviglie costituisce un appuntamento importante della musica antica a carattere nazionale ed internazionale e mantiene un forte legame con il territorio. Si svolge infatti fra Modena, Vignola, Villa Sorra, Sassuolo e Mirandola, città storiche che prestano i loro più affascinanti monumenti all’esecuzione di concerti di musica antica.

La valorizzazione del patrimonio musicale antico e barocco, con particolare attenzione alla realtà dei territori  estensi e alle notevolissime raccolte ducali, condotta in chiave di ricerca e innovazione interpretativa, vale al Festival  le caratteristiche di unicità e di universalità.  www.grandezzemeraviglie.it