“Solo una mobilitazione internazionale in difesa della vita, contro la pena capitale e contro una simile barbarie, può salvare Sakineh: una donna di 43 anni condannata alla lapidazione per adulterio nel 2006 che ha già subito il supplizio della fustigazione con 99 frustate davanti ad un figlio”.

In questo modo l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sassuolo Claudia Severi invita tutta la cittadinanza e le forze politiche cittadine ad aderire alle manifestazioni in difesa di Sakineh.

“Il tempo rimasto a disposizione è poco – prosegue Claudia Severi – pur nel rispetto della sovranità iraniana ci battiamo per contribuire a salvare Sakineh da un atto disumano e offensivo della dignità umana”.

L’assessore alle pari opportunità Claudia Severi, sottoporrà alla Giunta comunale nelle prossime sedute un atto di adesione alla campagna diplomatica avviata dal Governo italiano e all’appello della comunità internazionale, perché non sia eseguita la condanna a morte di Sakineh e perché questa brutale e ingiustificabile forma di violenza possa essere spazzata via e per sempre.

Un’adesione che diventerà oltremodo tangibile con la richiesta dell’esposizione del volto di Sakineh sulla facciata del palazzo del Comune.

“Lottare per la libertà di Sakineh – conclude l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sassuolo Claudia Severi – significa difendere la libertà di tutti e opporsi a tutte le forme di sopruso e violenza nei confronti delle donne; soprattutto per quelle a cui vengono negati i diritti più elementari”.