Apre il sipario lunedì 27 settembre, la ventiduesima edizione di Tecnargilla, il salone internazionale delle tecnologie per la ceramica e il laterizio organizzato da Rimini Fiera, in collaborazione con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica).

La manifestazione, trasformerà Rimini, già regina della riviera romagnola, nella capitale mondiale della tecnologia e dell’estetica per la ceramica dove oltre 450 espositori, su un’area di 65.000 mq, presenteranno il meglio dell’innovazione tecnologica attualmente sul mercato.

La cerimonia inaugurale, che avrà luogo presso la Hall Centrale del quartiere fieristico riminese avrà inizio, alle ore 11,00, con il consueto taglio del nastro da parte dell’assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, alla presenza di numerose autorità locali, dei vertici Acimac e Rimini Fiera e della Stampa.

A seguire la Conferenza Stampa Internazionale a cui interverranno, lo stesso Assessore Gian Carlo Muzzarelli il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, il presidente e direttore di Acimac, Pietro Cassani e Paolo Gambuli.

Nel pomeriggio, alle ore 14.30, prenderà il via l’attività convegnistica con un seminario dal titolo: “Investire in Cina: situazione e prospettive”, nel corso del quale, il direttore dell’ufficio ICE di Guangzhou, Paolo Lemma, rappresentanti del governo locale di Foshan e imprenditori si confronteranno sulle possibilità offerte dal mercato cinese agli imprenditori italiani.

A seguire, alle ore 17.00, nella Hall Centrale del quartiere fieristico si terrà il vernisagge di inaugurazione della mostra Ceramic Workshop, lo spazio espositivo dedicato ai nuovi trend, e la premiazione della prima edizione dei Tecnargilla Design Award, il premio istituito per celebrare le ultime innovazioni tecnologiche, quest’anno incentrato sulla decorazione digitale.

La ceramica di domani in mostra

Quale sarà l’impiego dei materiali ceramici nell’architettura urbana dei prossimi anni? Dodici giovani designer dello IED (Istituto Europeo del Design) provenienti da 11 diversi Paesi si sono interrogati sul tema e hanno realizzato degli interessanti progetti applicativi esposti in mostra alla 22esima edizione di Tecnargilla.

L’iniziativa, ormai giunta alla quinta edizione, conferma l’attenzione degli organizzatori della fiera agli sviluppi futuri del settore ceramico. Alcuni dei progetti presentati nelle precedenti edizioni, presto raccolti in un volume tecnico-divulgativo, hanno già trovato applicazione industriale.

I lavori, risultato di un corso tenuto a Milano dal professor Raoul Schoumaker, designer specializzato nel management di prodotti/progetti, inserito all’interno del percorso di studi per la laurea triennale di Industrial Design, spaziano dall’arredo urbano, allo sfruttamento delle energie rinnovabili, al campo stradale.

Ad accomunare tutti i progetti le qualità tecniche ed estetiche e la versatilità della ceramica, considerata un valido alleato per la progettazione e realizzazione di innovativi oggetti architettonici e di design.

Questi i progetti in mostra a Tecnargilla:

W-FUNK 301 – Nathalie Bäck (Svezia) – (barriere anti-rumore auto-irriganti)

Una barriera anti-rumore modulare e autobloccante costituita da vasi da fiore in ceramica auto-irriganti grazie al meccanismo di caduta dell’acqua piovana. Le caratteristiche intrinseche della ceramica quali, la resistenza al fuoco, agli sbalzi termici e allo sporco, la rendono un arredo urbano ideale per spazi pubblici e privati.

VIRIDIS – Attila Veress (Romania) – (tetto verde modulare)

Viridis, dal latino verde, è un’idea progettuale basata sulla realizzazione di tetti verdi grazie all’utilizzo di elementi modulari in ceramica, alcuni piani, altri contenitivi dove alloggiare le piante. Il sistema prevede inoltre un sistema di scolo dell’acqua in eccesso da un elemento all’altro.

C3 – Pryank Sojatia (India) – (barriere stradali paraurto)

C3, Ceramic Crush Cushion è un’idea ispirata dalle barriere protettive della formala 1 che ipotizza l’utilizzo di pannelli modulari in ceramica estrusa per fermare la corsa delle vetture in difficoltà e attutirne l’impatto. L’urto della macchina sulla barriera romperebbe infatti le lastre di ceramica consentendone l’arresto all’interno della barriera riempita di sabbia, materiale inerte e scarti di ceramica riciclati da precedenti incidenti. Nel contesto urbano tali barriere potrebbero anche essere abbellite inserendovi, all’interno, vari motivi floreali.

BITAR – Sindri sighvatsson (Islanda) – (pareti modulari per interno ed esterno)

Bitar si inserisce all’interno del filone delle pareti modulari per interni ed esterni e punta sulla ricchezza decorativa, di formati e forme, possibili con la ceramica, per creare pareti divisorie modulari di facile installazione che non richiedono opere murarie.

CERHYGIENIX – Yigit Bora (Turchia) – (Elementi urbani antibatterici)

Cerhygienix ipotizza l’uso della bioceramica antibatterica, per realizzare gli oggetti coi quali veniamo maggiormente in contatto, come le maniglie dei bus, le tastiere dei bancomat o i telefoni pubblici, principali sorgenti di germi e batteri.

UV – Kaisha Davierwalla (India) – (celle di socialità urbana)

U (you) V (we) è un guscio di ceramica, dotato di sedute e tavolini, che ricorda i vagoni ferroviari dei giochi da bambini, pensato per favorire la socialità all’interno degli spazi pubblici cittadini. Realizzati in ceramica, sfruttano tutte le qualità tecniche ed estetiche del materiale, consentendo il riparo dagli agenti atmosferici in uno spazio temporaneo esteticamente gradevole.

Ripples – So Jo-ying (Taiwan) – (sistema di raccolta di acqua piovana)

Ripples è un progetto per la raccolta e la depurazione dell’acqua piovana. Attraverso un sistema di filtri organici con componenti ceramici, l’acqua piovana viene resa potabile ed erogata attraverso una fontanella, anch’essa realizzata in ceramica bianca.

Floor A – Rob Wilson (Gran Bretagna) – (pavimento riscaldante)

Floor A è un sistema di riscaldamento a pavimento integrato nei moduli ceramici estrusi da cui è costituito. Il sistema si basa su un sistema di ricircolo di aria, calda e fredda, all’interno delle lastre in ceramica. Le caratteristiche di ingelività e resistenza alle alte temperature, oltre alle qualità estetiche, lo rendono idoneo per la posa in esterno ed esterno.

Breathe – Cara Iudd (Sud Africa) – (umidificatore e termoarredo in ceramica)

Breathe è un umidificatore da interni che sfrutta la porosità del materiale ceramico per assorbire e restituire, sotto forma di acqua, l’umidità presente negli ambienti. Può essere, al contrario, riempito d’acqua per umidificare gli spazi e collegato al sistema di riscaldamento trasformandosi in termoarredo.

M-WIND – Mamoru Nagaya (Japan) – (Sistema di condizionamento per edifici)

M-Wind è un progetto futuristico pensato per sfruttare le correnti d’aria generate dall’altezza degli edifici: prevede l’installazione sulle facciate di turbine ceramiche in grado di catturare i “venti urbani” per trasformarli in energia da utilizzare nel condizionamento degli ambienti interni.

TMOD – Daniela Pinto (Guatemala) – (sistema di tunnel stradali)

Tmod è un sistema modulare di tunnel in materiali ceramici da usare come barriere protettive e antirumore nelle vie stradali e autostradali. Si articola in elementi singoli monostampo facili da trasportare e montare, personalizzabili nei colori e nei decori.

SEESAW – Benazir Iskender (Kurdistan) – (fontanelle cittadine)

Dopo aver appurato che uno dei motivi che scoraggiano le persone all’utilizzo delle fontane pubbliche è l’apparente scarsa igiene, Benazir Iskender ha progettato Seesaw, una fontana in ceramica dalle linee pulite e dall’intrinseca antibattericità e igiene, dotata di due modalità di erogazione dell’acqua: in basso per l’igiene delle mani in alto per dissetarsi.