La situazione politica è grave, l’incapacità di alcuni partiti insieme alla volontà di altri, ci sta portando in queste ore verso un Governo di ampia coalizione, in una cornice di presidenzialismo di fatto.

Sinistra ecologia e libertà non intende parteciparvi, tanto più in una logica di continuità politica con il Governo Monti, e men che meno in continuità del precedente Governo Berlusconi.

Il Partito Democratico, di cui rispettiamo il dramma di alcuni suoi dirigenti, Bersani per primo, ha deciso di parteciparvi e, così, rompere l’alleanza di centro sinistra “Italia bene comune”.

E’ un fatto grave e noi non possiamo restare a guardare; forse abbiamo aspettato troppo che si risolvessero le titubanze, o meglio le opposte posizioni di quel partito. Certo, la nostra dimensione elettorale e la relativa rappresentanza in Parlamento, non aiutava ad essere più convincenti.

Il rispetto che portiamo al Presidente Napolitano non ci fa velo nel formulare una forte critica all’ultimo periodo del suo primo settennato: il mancato scioglimento delle Camere a fine 2011 è stato un fatto grave: ha prodotto un Governo, quello Monti, per niente tecnico ma politicamente conservatore old style: tasse-sacrifici-nessun investimento-disoccupazione-minori diritti.

Oggi, accetta (?) di supplire ai partiti ed al Parlamento, in perfetta continuità alla conduzione degli atti che hanno portato alla caduta del Governo Berlusconi.

Napolitano, volente o nolente, cambia nei fatti la Costituzione e la Repubblica parlamentare.

S.E.L. è senz’altro inadeguata a condurre da sola questa battaglia democratica, ma non può esimersene e, conscia della sua debolezza, cercare di costruire una forza politica che vada oltre a se stessa ed avviare un percorso, un cantiere che porti ad un’organizzazione moderna, democratica, di sinistra, con vocazione di governo, all’altezza della situazione.

Lo faremo, come sempre, partendo dai problemi concreti cui cercare di dare risposte altrettanto concrete.

Occorre una forza politica in grado di dare rappresentanza e risposte al grave disagio economico dei lavoratori e dei disoccupati, dei giovani, delle donne, delle imprese e delle professioni, al disagio delle amministrazioni locali che hanno mani e piedi legati dal patto di stabilità.

Sabato 27 aprile, dalle 14,30 alle 16,30 ci riuniamo presso la saletta di Piazza Caduti per la libertà 4 a Spilamberto.

Gli argomenti che tratteremo sono due:

– il PSC dell’Unione terre di castelli

– la situazione politica nazionale e locale, le nostre opinioni e le nostre proposte