Il mondo visto con gli occhi di bambini e ragazzi, disabili e no. Ha per protagonisti alcuni giovanissimi affetti dalla rara Sindrome di Prader Willi, insieme ai loro coetanei di 19 classi scolastiche modenesi, la mostra che inaugura sabato 4 maggio alle 10 al Memo, in viale Jacopo Barozzi 172. Il taglio del nastro avverrà alla presenza dell’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè, del presidente regionale dell’associazione Sindrome di Prader Willi Andrea Faggiani e della psicologa Rossana Grossi. La mostra si potrà visitare fino al 24 maggio, da lunedì a giovedì dalle 9 alle 18.30 o venerdì mattina dalle 9 alle 13.

Le immagini scattate dai ragazzi disabili sono 18, scelte tra le 109 che erano state già esposte a novembre alla Galleria Europa di piazza Grande, raffiguranti semplici momenti della vita quotidiana: una tartaruga sperduta in mezzo all’erba, uno scorcio della Ghirlandina ancora avvolta dal telo di Paladino, una mattinata di attività alla scuola d’infanzia. Le 19 immagini inviate dalle scuole fanno invece parte di un concorso la cui premiazione avverrà proprio sabato mattina, che chiedeva ai bambini di mostrare attraverso l’obiettivo una propria visione del mondo. Anche i visitatori della mostra potranno votare le proprie immagini preferite.

La Sindrome di Prader Willi è un difetto genetico, presente fin dalla nascita, le cui cause per il momento sono sconosciute. I neonati, a causa di uno scarso tono muscolare, generalmente si nutrono e succhiano con difficoltà e spesso devono essere alimentati con biberon speciali o sonde. Riescono a stare seduti, strisciare e camminare più tardi dei loro coetanei. Tra i 2 o 4 anni molti di loro sviluppano un appetito insaziabile che può degenerare in un’obesità eccessiva se non viene subito controllata. La sindrome colpisce un bambino ogni 15 mila nati ed è causa anche di una disfunzione nel metabolismo, che riduce notevolmente la capacità dell’organismo di bruciare calorie nutrienti assunti con l’ alimentazione.