guandalini__Esiste una regola chiara nel mondo civile: chi sbaglia paga. Sembra pero’ che in politica non vale, a cominciare da Sassuolo, dove Caselli dice di aver sbagliato, ma alla fine rimane incollato alla sua poltrona dimostrando forse di non avere a cuore Sassuolo e le vicissitudini della sua gestione. Chi sbaglia paga e va a casa. Sbagliare ancora non si può e non si deve.

Spesso sentiamo un centro destra con una comunicazione improntata su rigore morale , etica, serieta’ , ma poi non seguano i fatti concreti. Insomma come al solito il politico sbaglia e a pagare è sempre il cittadino.

Esistono poi troppi affamati dentro la stanza dei bottoni, che intendono forse far politica per una ricompensa sporca , una ricompensa che marchia la propria dignita’ e che condanna l’intera citta’ .

Purtroppo non si pensa alla difficilissima e delicatissima situazione delle casse del Comune, ma solo forse alle toppe da mettere su un vestito gia’ lesionato/frusto ed inadeguato per un biglietto da visita credibile.

Le dimissioni di Caselli non sono arrivate e si sono rimescolate le carte con la chiara dimostrazione che il centro destra non è coerente con il programma elettorale che ha presentato nel 2009 e nessuno è forse nelle condizioni di rispettarlo.

Sono dispiaciuto, deluso e arrabbiato, perche’ chi non rispetta gli impegni o non è in grado di rispettarli dovrebbe dimettersi o rimettere il suo mandato.

Ieri sera è tramontato il codice etico, non un partito o una maggioranza e molti protagonisti sono arrivati al capolinea con il proprio suicidio politico.

La trasfusione di sangue freddo e i tradimenti danno la certezza del mancato rinnovamento e che le pedine collocate sullo scacchiere siano gestite a seconda delle esigenze dei poteri forti e che ci sia poca farina del sacco degli elettori/eletti.

(Mauro Guandalini, Vice-Presidente Associazione Culturale Conto Anch’io a Sassuolo)