A un anno dalla scossa sismica che il 29 maggio 2012 causò la morte di due suoi cittadini e alla distruzione di buona parte del centro storico, Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, dimostra tutta la sua voglia di ricominciare. Lo testimoniano i due eventi di questa mattina: l’inaugurazione della nuova sede della Tecnoline, storica azienda del biomedicale pesantemente danneggiata dal terremoto e ricostruita in tempi record, e “Concordia ringrazia”, la manifestazione voluta dal Comune e dal sindaco Carlo Marchini in omaggio ai volontari protagonisti di quei giorni difficili, a cui verrà conferita la cittadinanza onoraria e dedicata la nuova “via della Croce Rossa italiana”.

“Tutte queste imprese – afferma Palma Costi, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, presente a Concordia -, capaci in nemmeno dodici mesi di riprendere a pieno l’attività in strutture addirittura migliori di quelle precedenti, il tutto senza praticamente interrompere mai la produzione, sono la dimostrazione più chiara della forza, del coraggio e della volontà di ricominciare degli emiliani”. Tecnoline è attiva dal 1984 e la sede inaugurata oggi risponde ai più recenti standard europei in materia di sicurezza. “Tecnoline è la prova concreta di ciò che dicevo: la collaborazione con il Comune è stata ottima e le autorizzazioni necessarie hanno conosciuto tempi molto veloci. E nelle zone colpite dal sisma la stessa cosa è avvenuta con le scuole, il che, ribadisco, dimostra che fare, ricostruire in tempi rapidi si può e con ottimi risultati. Voglio inoltre ringraziare il titolare di Tecnoline e tutti i lavoratori, in particolare le lavoratrici, che per diversi mesi si sono dovute sobbarcare il dover lavorare lontano da casa, in accordo con l’azienda che ha messo a disposizione tutto ciò che poteva: e sappiamo bene il carico aggiuntivo di fatica che questo significa per una donna. Le difficoltà sono state enormi, e non sono certo ancora finite – prosegue Costi -, ma il senso di solidarietà che tutti gli abitanti del ‘cratere’ hanno dimostrato in questo anno, e la voglia di essere comunità per affrontare insieme i problemi, sono sicuramente il segnale più incoraggiante per il futuro”.

Un futuro che forse non sarebbe potuto nemmeno iniziare senza il fondamentale aiuto di migliaia di volontari che già dalle prime ore successive alle scosse del 20 maggio di un anno fa arrivarono in Emilia da tutta Italia per portare il loro aiuto: “La Protezione civile, la Croce rossa, tutti i volontari arrivati qui sono stati fondamentali per affrontare l’emergenza, non solo per il loro impegno concreto ma anche per la vicinanza che hanno sempre saputo dimostrare a chi in quei giorni aveva visto in pochi minuti la propria vita sconvolta. Volontari che hanno operato con efficacia anche grazie al coordinamento delle autorità nazionali, regionali e provinciali. A tutti questi uomini e queste donne – chiude la presidente dell’Assemblea legislativa – non può che andare il ringraziamento della nostra gente e di tutte le nostre istituzioni”.