carta_credito_on lineFuoriclasse dell’informatica e del crimine: hanno escogitato un sistema certosino per “ripulire” in maniera tecnologica i proventi di attività illecite correlate alla clonazione delle carte di credito. Attraverso tornei online su siti di scommesse il clonatore perdeva volutamente a favore dello sfidante (suo complice) che riversava le vincite sulla carta “pulita”. Vincite che poi i due giocatori si spartivano equamente. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di Castellarano che a conclusione di apposite indagini telematiche hanno denunciato con l’accusa di truffa in concorso due cittadini rumeni: un 30enne residente a Spoleto (PG) ed un 28enne di Fonte Nuova (Roma). Secondo gli esiti investigativi il 30enne dall’Umbria era riuscito a decodificare la carta posta di un’impiegata di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, spillandogli un centinaio di euro. I soldi venivano poi utilizzati i tornei online con sfide dirette. Qui scattava il “riciclaggio” tecnologico: il clonatore perdeva volutamente riversando il danaro nella postpay pulita dello sfidante, risultato suo complice.

La malcapitata reggiana grazie al servizio sms di allerta si è accorta quasi subito dell’indebito prelievo rivolgendosi ai Carabinieri di Castellarano. Le indagini telematiche hanno portato a un cittadino rumeno con alle spalle analoghe “esperienze” nel settore della pirateria informatica.

Agli inizi di Marzo una 40enne abitante a Castellarano, si era accorta, grazie all’apposito servizio di sicurezza, che un centinaio di euro della sua postpay erano stati utilizzati in giochi online. Grazie alle indagini telematiche dei Carabinieri sulla società italiana, che si occupa della gestione di scommesse e gioco online per conto di un marchio del settore, dove le giocate erano state effettuate,.venivano ricostruiti i movimenti del denaro e le operazioni avvenute attraverso il web. L’odierno indagato indubbiamente un provetto smanettone, aveva prima aperto un conto con quella società e poi utilizzava il denaro prelevato da diverse carte di credito tra cui quella della reggiana; con quel denaro partecipava a tornei online facendo giocate con sfide dirette. La circostanza che vedeva la sfortuna abbattersi sul clonatore (perdeva sempre) a favore dello sfidante (sempre lo stesso) ha portato allo step investigativo successivo. Clonatore e sfidante erano d’accordo. In questo modo i due riciclavano i danaro “indebitamente prelevato” dalla postpay di ignari cittadini. Una serie di operazioni che però è andata a sbattere contro la scrupolosità delle indagini dei Carabinieri di Castellarano che hanno identificato e denunciato i due hacker in ordine al reato di truffa in concorso.