stazione-mediopadanaSe da una parte la nuova stazione Reggio Emilia AV Mediopadana – unica fermata fra Milano e Bologna sulla linea Alta Velocità del network ferroviario nazionale di RFI (Gruppo FS Italiane), in esercizio da domenica 9 giugno 2013 – si propone come hub di scambio per l’Area vasta “Emilia occidentale – sud Lombardia” (un bacino di quasi due milioni di potenziali utenti), d’altra parte si pone come infrastruttura che favorisce l’attrattività di Reggio Emilia.

La stazione Reggio Emilia AV Mediopadana costituisce un landmark, un segno distintivo, una nuova porta, nell’assetto urbano e territoriale in cui è inserita.

E’ una pietra miliare, come lo erano le strutture e i manufatti della antica Via Aemilia generatrice della dorsale di vie di comunicazione stradali e ferroviarie che corrono affiancate in Emilia-Romagna e ne hanno determinato la vita e la crescita delle città.

Reggio Emilia AV Mediopadana è per la sua città, che conta 173.000 abitanti, anche una struttura a servizio del Progetto Area nord, per lo sviluppo delle competenze distintive di Reggio Emilia e del suo territorio.

Educazione, Meccatronica, Green economy e Agroalimentare sono le competenze distintive consolidate di Reggio Emilia, che il Progetto Area nord sviluppa attraverso la ricerca, l’innovazione, il trasferimento tecnologico, la sostenibilità per una nuova economia della conoscenza, con nuove opportunità di lavoro, di fare impresa, di ricerca e studio. Promosso dal Comune di Reggio Emilia, il Progetto Area nord è dovuto alla visione condivisa di istituzioni, centri di ricerca, associazioni e imprese della città, fra cui Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Rei Reggio Emilia innovazione, Club Digitale, Centro internazionale Loris Malaguzzi e Reggio Children, Crpa Lab, Iren Rinnovabili, Regione Emilia-Romagna, Provincia e Camera di commercio.

Il Progetto Area nord, scaturito da un lavoro condiviso dei diversi attori, ha il suo perno nel futuro Parco dell’innovazione, della conoscenza e della creatività, di cui il Centro internazionale Loris Malaguzzi (70.000 visitatori all’anno, rapporti internazionali con Paesi di tutti i continenti, luogo di ricerca in educazione e pedagogia secondo il pensiero di Loris Malaguzzi, il padre del Reggio Emilia Approach e delle Scuole e Nidi d’infanzia celebri in tutto il mondo) e il nuovo Tecnopolo sono le due maggiori polarità esistenti.

Vi sono e vi saranno – questo l’obiettivo – buone ragioni per fermarsi a Reggio Emilia, per visitarla, per lavorare, studiare e fare impresa.

Expo Milano 2015 – Reggio Emilia partecipa sin da ora all’Expo con l’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia e con la Fondazione Reggio Children incaricate dell’ideazione e della progettazione dell’Area Tematica Children Park nel Sito Espositivo di Expo Milano 2015 – sarà un display importante per Reggio Emilia AV Mediopadana, che collega Reggio Emilia a Milano in circa 45 minuti, divenendo una porta di accesso privilegiata all’Expo per la regione Emilia Romagna.

Reggio Emilia, per dare un’idea del cambio di prospettive per la città con la nuova stazione, potrà assomigliare sempre più a un centro legato a Milano, ad alta qualità di vita, con un’offerta di servizi e di proposte culturali riconosciuta ai livelli europei, dove le scuole d’infanzia sono un’eccellenza mondiale, la sostenibilità ambientale e la qualità urbana sono invidiabili rispetto ad altre realtà.

 

Le connessioni di Reggio Emilia AV Mediopadana con l’Italia

 l’Area vasta e la città

 

Ad oggi è prevista la fermata di complessivi 16 treni – Frecciarossa di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e Italo di Ntv – che collegano Reggio Emilia e il bacino mediopadano (8.000 chilometri quadrati) costituito da Emilia occidentale e sud Lombardia, alle principali città italiane e, da queste, a quelle europee.

L’infrastruttura è stata pensata e progettata per servire un’area ben più ampia della sola Reggio Emilia, la così detta Area vasta, che comprende Modena, Parma, Mantova, Cremona, Verona, la zona orientale della provincia di Piacenza: un bacino di due milioni di persone, potenziali utenti.

Un progetto ambizioso, realizzato dal punto di vista della mobilità e dell’ampio bacino di utenza, sul modello di stazioni ferroviarie dell’alta velocità francese. Un progetto che funziona, se vi sono studi che parlano di mille e fino a duemila passeggeri al giorno movimentati da Reggio Emilia AV Mediopadana a pieno regime.

Reggio Emilia si avvicina così a Milano e a Roma, con tempi di percorrenza minimi di 43 minuti verso il capoluogo lombardo, 22 minuti per Bologna e 2 ore e 17 per la capitale. Più vicine anche Rimini e la costa Romagnola, con possibilità di comodi viaggi in giornata.

La stazione Reggio Emilia AV Mediopadana sorge a quattro chilometri dal centro di Reggio Emilia e a 800 metri dal casello autostradale A1 di Reggio Emilia; si trova a circa 15 chilometri dal casello di Campogalliano dell’Autobrennero e a circa 18 chilometri dal casello di Modena Nord – uscita Autobrennero. E’ servita dalla Tangenziale nord di Reggio Emilia e da un’adeguata viabilità cittadina.

La sua vicinanza all’autostrada del Sole la rende un hub con grandi potenzialità per l’intermodalità gomma-ferro. Per questo sarà di cruciale importanza la realizzazione negli anni a venire di un Nodo intermodale Mediopadano, con un collegamento stradale, ora in ipotesi progettuale, che colleghi in modo diretto ed esclusivo l’autostrada del Sole alla zona della stazione ferroviaria, senza necessità di uscire dall’area autostradale attraverso il casello. La soluzione renderebbe ancor più immediato e agile il raggiungimento della stazione, la metterebbe in più stretta comunicazione con l’Area vasta e consentirebbe un ulteriore risparmio di tempo.

Un viaggiatore diretto a Milano e proveniente da Modena, che si serve di Reggio Emilia Av Mediopadana e la raggiunge in auto, si calcola risparmi 54 minuti di tempo, rispetto alle opportunità di trasporto ferroviario attuali nella sua città. Un viaggiatore proveniente, con le stesse modalità, da Parma e diretto a Roma risparmia 59 minuti. Un viaggiatore da Mantova diretto a Roma risparmia 78 minuti; da Cremona per Roma 60 minuti, servendosi di Reggio Emilia AV Mediopadana.

E’ disponibile dal 9 giugno un parcheggio a servizio di Reggio Emilia AV Mediopadana con 170 posti auto gratuiti, che saliranno a 400 entro il 2013, quando tutti i lavori di finitura e completamento delle aree esterne alla stazione saranno ultimati.

La nuova stazione è collegata alla stazione FS centrale di Reggio Emilia (piazzale Marconi), adiacente al centro storico, da un servizio navetta a cura di Agenzia per la mobilità di Reggio Emilia. Nel caso in cui l’evoluzione della domanda di mobilità ne consentisse la sostenibilità economica, si valuterà l’istituzione di linee specifiche di collegamento fra la stazione Mediopadana e le città di Mantova, Carpi e Correggio.

Altri collegamenti con il tessuto urbano di Reggio sono costituiti dalla linea bus 5 Seta, dal servizio taxi singolo e collettivo.

La stazione della linea FER Reggio – Guastalla, adiacente alla stazione Mediopadana, rappresenta un’ulteriore connessione diretta tra stazione storica e Mediopadana, e verrà attivata entro il 2013.

Tra i servizi di mobilità sostenibile, sono previsti anche il parcheggio biciclette (la stazione è raggiungibile anche attraverso la rete ciclabile cittadina sulle direttrici via Petrella, via Gramsci, via Danubio, via Lincoln, via Samoggia, Greenway di Pratofontana), una postazione per ricariche di veicoli elettrici e noleggio bici.

 

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Appalto e lavori: costi e tempi rispettati

L’opera è stata realizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) che ha affidato la direzione lavori a Italferr (società di ingegneria del Gruppo FS Italiane). La ditta Cimolai Costruzioni Metalliche di Pordenone è la società appaltatrice ed esecutrice dei lavori.Il quadro economico complessivo della stazione Reggio Emilia AV Mediopadana è di 79,09 milioni di euro, finanziati da RFI, Regione Emilia-Romagna anche con risorse CIPE.

Non ci sono stati aumenti dei costi rispetto al budget.

La consegna dei lavori è avvenuta nella primavera 2010, i lavori saranno conclusi (riguardo alle finiture e al completo allestimenti di alcune delle aree esterne all’infrastruttura), entro dicembre 2013, come previsto dagli accordi fra le parti impegnate nella realizzazione dell’opera.

Gli altri principali attori coinvolti nella realizzazione dell’opera a vario titolo sono stati Comune di Reggio Emilia, RFI – Rete Ferroviaria Italiana e Provincia di Reggio Emilia.

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Il progetto

 

Il progetto della nuova stazione Reggio Emilia AV Mediopadana è dovuto a Santiago Calatrava Valls, architetto e ingegnere spagnolo, fra i più celebri al mondo. L’opera fa parte del Parco progetti realizzato da Calatrava a Reggio Emilia, che comprende i tre ponti realizzati nel 2007 nell’ambito della riqualificazione urbana dell’Area nord di Reggio Emilia.

La progettazione della nuova stazione Reggio Emilia AV Mediopadana si è sviluppata rispettando i vincoli del viadotto esistente, del tracciato dei binari della linea ferroviaria AV e di quella locale.

Si tratta di una struttura di copertura, interamente realizzata in acciaio dipinto di bianco e vetro, della lunghezza complessiva di 483 metri. La larghezza della struttura è variabile, fino ad un massimo di circa 50 metri, stesso discorso per l’altezza che raggiunge una media di 20 metri. Si tratta di una copertura composta da una successione ripetuta di 13 portali a sezione chiusa, geometricamente differenti, per complessivi  457 portali, a delineare l’andamento sinusoidale che caratterizza l’infrastruttura.

Il progetto si sviluppa su due livelli: uno inferiore, a cui si accede dall’esterno, destinato ad ospitare i servizi propri della stazione, e quello superiore per i binari. I due livelli sono collegati tra loro da quattro scale mobili per lato e da due ascensori panoramici, predisposti nella zona centrale.

Presso la stazione saranno presenti biglietterie automatiche, nella hall e negli spazi a lato di questa.

All’inaugurazione della stazione ferroviaria Reggio Emilia AV Mediopadana sono intervenuti oggi a Reggio Emilia Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture; Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie; Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo FS Ferrovie dello Stato Italiane; Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna; Ugo Ferrari, vicesindaco di Reggio Emilia; Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia; Santiago Calatrava, architetto a cui si deve il progetto della nuova stazione ferroviaria; Romano Prodi, già presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione europea.

Fra i presenti, anche Antonella Spaggiari, già sindaco di Reggio Emilia, Roberto Ruini già presidente della Provincia (durante i loro mandati fu impostata e iniziò a svilupparsi l’operazione Alta velocità) e Pierluigi Bersani, che era ministro durante l’impostazione della stessa operazione Alta velocità italiana; il prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro; il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca; i deputati Maino Marchi, Paolo Gandolfi  e Pierluigi Castagnetti.