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Il Consiglio comunale di Modena invita sindaco e Giunta a prendere posizione contro la delibera 585 del 2012 dell’Agenzia per l’Energia Elettrica e il gas che di fatto ripristina nella tariffa transitoria del servizio idrico la remunerazione del capitale abrogata dal referendum. È quanto chiede la mozione, presentata ed emendata dal capogruppo di Sel Federico Ricci, approvata lunedì 10 giugno anche con i voti del Pd. Nel dispositivo si invita inoltre “a denunciare l’omissione dell’onere di vigilanza da parte dei Governi a danno dei cittadini e ad agire presso tutte le sedi di competenza affinché il sistema di regolazione garantisca livelli di investimento idonei al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei servizi e di sostenibilità ambientale”, ha spiegato Ricci.

Al dibattito, avvenuto nella seduta del 3 giugno quando l’odg non è stato votato per mancanza del numero legale, è intervenuto il capogruppo del Pd Paolo Trande ricordando che “27 milioni di italiani, tra cui circa 320 mila modenesi, hanno detto attraverso il referendum che con l’acqua non si può fare profitto, quindi che la tariffa non deve avere al suo interno la remunerazione del capitale. A prescindere dai dubbi sulla possibilità di trovare le risorse per investimenti e manutenzione – ha aggiunto – la soluzione individuata attraverso la nuova tariffazione transitoria non pare andare nella direzione indicata dai cittadini. Una cosa è il costo del denaro per fare investimenti, altra caricare in bolletta forme di profitto non più legittime”.

Si sono astenuti dalla votazione Modena futura e Pdl; si sono avvalsi del non voto Fratelli d’Italia e Udc; assenti gli altri gruppi.