Manes_Bernardini“Non possiamo più tollerare un Pdl che sulla sicurezza va a corrente alternata: a Bologna sbraita contro Merola e a Roma cala le braghe davanti a Letta, votando a favore del vergognoso svuotacarceri. Nel giorno del via libera a un provvedimento che libererà migliaia di criminali la pattuglia Pdl bolognese ci ha regalato il patetico spettacolo della raccolta firme pro – Berlusconi”.

All’indomani dall’ok a Montecitorio dello ‘svuotacarceri’, il consigliere regionale e capogruppo leghista Manes Bernardini si dice “indignato dall’incoerenza” degli azzurri e dalla loro politica nazionale: “Alfano è paladino dell’immobilismo, di fronte a 13mila sbarchi in sette mesi non sta facendo niente: la sua caratura politica, al confronto con quella di Maroni-ministro, è pari a zero”.

Quindi l’affondo contro il Pdl bolognese: “Li metteremo alla prova, presenteremo una mozione in Regione e una in Comune per chiedere una presa di posizione sullo svuotacarceri. O voteranno con la maggioranza, replicando le larghe intese romane a favore dei delinquenti, o dovranno smarcarsi da quel che resta del loro partito dopo la ‘scoppola’ giudiziaria del loro leader”. In Regione, inoltre, Bernardini ha presentato oggi un’interrogazione per chiedere quanti detenuti saranno liberati a seguito dell’entrata in vigore dello ‘svuotacarceri’, quali le loro nazionalità e di quali reati devono rispondere. “Solo a Bologna – fa notare Bernardini – ci dobbiamo aspettare porte aperte per molti degli attuali 910 detenuti, il 63 per cento dei quali – lo ricordiamo – sono stranieri”. In generale “criminali legati allo spaccio, recidivi potranno uscire di galera o godere di benefici, mentre sono stati del tutto dimenticati i figli delle detenute”. “Esprimiamo la nostra solidarietà alle forze dell’ordine che saranno costrette a un superlavoro a causa dell’ennesimo indulto mascherato frutto della complicità colpevole di Pdl e Pd, ormai due facce di un’identica medaglia politica, giunta all’epilogo, dopo il tramonto dei leader storici”. Per opporsi al provvedimento votato ieri a Montecitorio – e per “rimarcare la distanza da un partito capace solo di pensare alle beghe giudiziarie del proprio leader” – il Carroccio bolognese sta “pensando a un presidio davanti al carcere bolognese della Dozza”. Lo striscione è già pronto. Reca la scritta: “Pd+Pdl = fuori i delinquenti dalle carceri”.

“Sarà l’occasione – spiega Bernardini – per far sentire la nostra voce contro la follia dello svuotacarceri, ennesima minaccia per la sicurezza dei cittadini e percorso privilegiato di accesso per nuovi criminali nel nostro Paese”.