organo-1850-dettaglioSarà dedicato a Gino Badini dal Rotary Club di Reggio Emilia il concerto della rassegna “Soli Deo Gloria”, diretta da Renato Negri, in programma venerdì 4 ottobre alle 21 nella chiesa dei Cappuccini di Reggio Emilia (Via Ferrari Bonini). Nell’occasione sarà benedetto e inaugurato un antico e prezioso organo del 1850 che torna a far sentire la propria voce nella giornata dedicata a San Francesco, dopo un delicato e accurato restauro. La recente scomparsa di Gino Badini ha destato un vasto cordoglio e il Rotary Club Reggio Emilia, di cui lo studioso era socio, ha espresso il desiderio di dedicare a lui il concerto. Badini era anche membro del comitato scientifico della Biblioteca dei Cappuccini di Reggio “B. Barbieri”.

Il concerto – con musiche di Scarlatti, Purcell, Bach, Haydn, Cavazzoni, Mozart, Merula – vedrà alternarsi allo strumento Rodney Francis Akuffo, Elena Cattini, Elisa Lubrano, Renato Negri e Leonardo Renzi. Del programma fanno parte anche la Cappella Regiensis (ensemble strumentale) con i musicisti Clara Fanticini (I violino), Giulia Cerra (II violino), Marco Ariani (violoncello), Simone Novellino (fagotto), Daniele Rosi (contrabbasso).

Costruito dagli organari toscani Paoli di Campi Bisenzio, l’organo “Michelangelo Paoli e figli” che viene inaugurato il 4 ottobre evidenzia le qualità foniche della scuola organaria toscana del XIX° secolo. E’ stato restaurato da due organari reggiani, Pierpaolo Bigi e il figlio Federico, nel loro laboratorio di Castellazzo, per conto del Polo Culturale dei Cappuccini, con il contributo del Rotary Club Reggio. Un lungo lavoro seguito passo dopo passo da Stefano Maria Cavazzoni, direttore del Museo dei Cappuccini di Reggio Emilia.

Molte le singolarità dello strumento, che rappresenta una rarità storica nel contesto organario emiliano e si distingue, data la provenienza toscana, per raffinatezza costruttiva e particolarità sonore. Sulla base di un solido ripieno, esteso fino alla Vigesimanona, la tavolozza sonora esalta le sonorità tipiche dei registri di colore, la Voce Angelica, il Cornetto combinato dai tre flauti in successione armonica, un‘ancia dolce, nei bassi, il Clarone. Il Flauto in VIII completa il quadro fonico con una sonorità più soffusa, sia come registro solista che per accompagnare il canto. Non mancano nello strumento, nonostante le sue limitate dimensioni, alcuni preziosi accessori, come i Campanelli, il Rollante e il Rosignolo, che arricchiscono ancor di più le sue qualità foniche. E’ stato anche aggiunto in tempi successivi alla costruzione, un somiere per un Contrabbasso, e un registro di Trombone, in legno.

 

Info: 0522 58.07.20 – segreteria@museocappuccini.it – www.museocappuccini.it