area-demanialeDopo il recente provvedimento di sequestro preventivo di beni per 3.000.000 di euro emesso nei confronti del pregiudicato F.G.A. 59enne residente a Brescello, ritenuto elemento apicale dell’articolazione ‘ndranghetista riconducibile alla cosca Grande Aracri di Cutro, lo stesso 59enne e suoi due figli sono finiti nei guai per aver occupato abusivamente un’area demaniale adibendola a magazzino e deposito di beni delle loro aziende, ora sequestrate. I Carabinieri di Brescello e Reggio Emilia hanno infatti denunciato alla Procura reggiana il 59enne e suoi due figli di 30 e 23 anni in quanto ritenuti responsabili del reato di concorso in invasione di terreni ed edifici che nel caso del 59enne F.G.A. è aggravato essendo il reato compiuto da persona oggetto di misura di prevenzione antimafia. Secondo le risultanze investigative dei Carabinieri i tre, in concorso tra loro, avrebbero invaso in modo sistematico e del tutto arbitrario l’area demaniale posta in Via Breda Vignazzi nel comune di Brescello al fine di occuparla con mezzi d’opera ed innumerevoli attrezzi di esclusivo uso edile nonché con materiale da costruzione e di risulta. Area demaniale che si sono riservati al loro esclusivo uso avendola delimitata con reti metalliche e da cantiere.

Nell’ambito delle indagini altri due imprenditori (un 23enne ed una 37enne) sono stati denunciati per lo stesso reato avendo anche loro occupato con materiale delle loro rispettive aziende la stessa area demaniale.