bigliardi_stefania“In Italia e’ possibile “aggredire” la spesa pubblica improduttiva, soprattutto se fossero livellate le differenze regionali: si potrebbe ottenere un risparmio di oltre 82 miliardi. Il dato e’ fornito dall’ufficio studi di Confcommercio in un rapporto diffuso in apertura del 15esimo Forum di Cernobbio. “Se l’output pubblico attualmente acquistato dai cittadini italiani di tutte le regioni fosse pagato ai costi unitari sostenuti dai cittadini lombardi (che hanno la spesa piu’ bassa ndr) – si legge nello studio – si otterrebbe un risparmio di circa 82,3 miliardi. Il 43,3% di queste inefficienze e’ attribuibile a Sicilia, Campania e Lazio”. “Le distanze tra i livelli di servizio pubblico nelle regioni italiane, insieme alle differenze nella spesa pubblica pro capite suggeriscono che un’ampia frazione di questo massimo e’ davvero aggredibile”.

Secondo l’imprenditrice reggiana Stefania Bigliardi “e’ urgente e necessario riqualificare la spesa pubblica per ridurre immediatamente il carico fiscale e dunque riavviare il meccanismo inceppato della crescita”. “La spesa pubblica italiana non genera crescita – ha sottolineato Bigliardi – e serve l’introduzione di un processo piu’ profondo di riqualificazione, eliminando inefficienze e sprechi da destinare in parte a riduzione del carico fiscale e in parte a re-investimento in aree dell’intervento pubblico produttive di benefici per i cittadini”.