materiale-spondaMeno male! Meno male che, nel mese di aprile, dopo aver segnalato – a mezzo stampa – l’emersione di una vecchia discarica abusiva (materiale ceramico e non solo) in una sponda del torrente Tresinaro all’altezza del confine fra Scandiano e Fellegara (sotto il ponte di Via del Cristo, di fianco al plesso scolastico San Francesco), abbiamo deciso, come MoVimento 5 Stelle, di inoltrare un esposto all’amministrazione comunale, chiedendo fosse verificata l’eventuale presenza di sostanze nocive. I nostri sospetti erano fondati.

Le analisi svolte conseguentemente dall’Arpa hanno evidenziato la presenza, nel “terreno superficiale misto a materiale affiorante”, di alcuni valori al di sopra delle Csc (Concentrazioni Soglia di Contaminazione), come quelli – in qualcuno dei campioni prelevati – di piombo, nichel, rame, zinco e soprattutto cadmio. “I superamenti – scrivono i tecnici dell’Arpa nella loro relazione – rimangono tali anche considerando l’incertezza della misura così come riportata nei rapporti di prova”. Questo, in termini di legge, definisce la sponda del torrente “sito potenzialmente contaminato”. In genere, in questi casi, si procede con le indagini sulle Csr (Concentrazioni Soglia di Rischio), anche perchè l’obbligo di bonifica sussiste solo in caso di superamento di questa soglia.

Il Comune di Scandiano ha comunque richiesto direttamente al Consorzio di Bonifica competente – così ci ha assicurato l’assessore all’ambiente Marco Ferri – di intervenire per bonificare il sito, stante l’accento che l’Arpa ha messo sui valori relativi al Cadmio, che in uno dei campioni rilevati è risultato essere otto volte superiore al limite delle Csc.

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Il nostro auspicio è che, in considerazione di vari fattori (l’azione di erosione della sponda da parte del torrente e quindi la possibile immissione di sostanze nocive nel corso d’acqua, la presenza a pochi metri di distanza del plesso scolastico San Francesco, il fatto che in zona durante la bella stagione alcuni ragazzi ci giocano e qualcuno va a pescare nel torrente, la presenza di una variegata fauna composta da aironi, oche, piccoli pesci e nutrie) l’intervento di bonifica da parte del Consorzio possa essere il più sollecito possibile.

Ci sembra poi importante ribadire un’altra questione, anch’essa già accennata nell’esposto di sei mesi fa, quella dell’accertamento delle responsabilità: chiediamo nuovamente alle autorità di verifricare se ci si trovi effettivamente di fronte a una vecchia discarica abusiva e – nel caso – di verificare la possibilità di risalire al responsabile.

 

In allegato: la relazione dell’Arpa