carabinieri_2002Un inserzione civetta associata ad un numero telefonico attraverso i quali gli acquirenti lo contattavano versando sulla carta di credito prepagata la caparra per beni di ogni genere che poi non spediva e la truffa è servita. In questo modo dal Veneto un 34enne pregiudicato si insidiava nei siti di compravendita più cliccati (ebay.it, subito.it etc.. ) piazzando annunci trattanti la vendita di autoveicoli, mezzi agricoli, rimorchi ma anche stufe a pellet che ovviamente commercializzava a prezzi assolutamente convenienti. Le trattative correvano telefonicamente  e quando sulla carta veniva accreditata la caparra, generalmente sui 200 euro il gioco era fatto in quanto il venditore spariva dal mondo reale per poi riapparire in quello virtuale di Internet con altro nickname e nuova inserzione con altro articolo piazzare. Un vero e proprio boss del raggiro quello scoperto e denunciato dai carabinieri della Stazione di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, che l’hanno denunciato per la truffa comminata ai danni di un 40enne autotrasportatore di Toano che ha cercato di acquistare un rimorchio versando la caparra di 200 euro per poi scoprire il raggiro allorquando cercato di contattare il venditore per combinare un appuntamento lo stesso si rendeva irreperibile.

Credeva di aver concluso un affare e invece si è ritrovato nella caserma dei Carabinieri di Castellarano a denunciare la truffa. Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio trappola e la carta prepagata dove erano stati versati i soldi, i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa. Le indagini dei militari  hanno inoltre rivelato come l’indagato abbia fatto della truffa la sua principale fonte di reddito. E’ stato infatti accertato che l’uomo ha acquisito decine di caparre per vendite “fantasma” di autovetture, mezzi agricoli, rimorchi, stufe a pellet ai danni di decine di vittime in tutto il territorio nazionale. Truffe, quelle telematiche, che stanno aumentando in maniera esponenziale alla luce delle numerose denunce presentate anche presso i vari comandi dell’Arma di Reggio Emilia. Per questo motivo i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia sensibilizzano gli appassionati dell’e-commerce a stare attenti tenendo sempre presente che le cyber-truffe sono dietro l’angolo, o per meglio dire dietro un link. Ecco perché oltre al fatto di acquistare da siti sicuri controllare sempre che il venditore oltre all’indirizzo di posta elettronica abbia anche una sede con un indirizzo reale e un numero di telefono a cui rivolgersi in caso di problemi legati all’acquisto del prodotto.