cc_bologna_carabinieri“Questo matrimonio non s’ha da fare”. La celebre frase dei bravi di Don Rodrigo all’inizio dei “Promessi Sposi” assomiglia proprio a quella che i “bravi” guidati da un sorvegliato speciale campano hanno detto a un casertano residente nel reggiano “colpevole” di frequentare una donna separata. Un dejà vu di quello che accadde nel romanzo dei promessi sposi con una variante: i Carabinieri della Stazione di Casalgrande che intervenuti dopo il pestaggio hanno denunciato il “Don Rodrigo” contemporaneo e i suoi “bravi” colpevoli di averle date di santa ragione a un casertano 48enne residente a Scandiano.

Con l’accusa di concorso in violenza privata i Carabinieri di Casalgrande hanno denunciato alla Procura reggiana un sorvegliato speciale salernitano 32enne residente a Reggio Emilia e due dei tre suoi bravi un calabrese 54enne residente a Bologna e un partenopeo 48enne residente a Reggio Emilia con un terzo complice in corso di identificazione. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Casalgrande, i 4 hanno incontratisi a Scandiano con il 48enne casertano, l’hanno pestato causandogli lesioni agli arti superiori, tanto da vederlo costretto a ricorrere alle cure mediche, per costringerlo a interrompere una relazione sentimentale con una donna separata di Scandiano. Ancora da definire i motivi della spedizione punitiva non escludendosi che la donna fosse “contesa” da uno dei componenti il gruppo della spedizione punitiva. Il 32enne sorvegliato speciale è stato denunciato anche per la violazione delle prescrizioni della misura della sorveglianza speciale che certo non contemplano condotte delittuose come quelle che l’hanno visto “dirigere” la spedizione punitiva.