2Terre-Canossa-2015Dal 16 al 19 Aprile 2015, fra le incantevoli strade di Emilia, Liguria e Toscana, si è svolta la Va edizione del  “Terre di Canossa”, caratterizzata dall’inimitabile cocktail di sport, passione, turismo, cultura, enogastronomia e serate uniche, tutto nel rispetto dell’ambiente. Un’imponente macchina organizzativa ha marciato per un anno con l’obiettivo di organizzare una manifestazione ai massimi livelli e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La Gara e il Podio

Ben 78 prove a cronometro hanno acceso la sfida tra i 100 equipaggi iscritti. Tutte prove di notevole difficoltà tecnica e di ogni tipologia: lunghe e corte, in linea e in piazzali, in salita e in discesa, alcune in curva e alcune nascoste, alcune “impossibili”, come quelle di Biassa e del Monte Serra, altre suggestive come quelle di Isola Santa e del Passo di Pradarena, o uniche come il gruppo di prove dedicate alla Brigata Folgore.

Le premiazioni hanno avuto luogo a Reggio Emilia, nella storica Sala del Tricolore, dove nel 1797 fu adottata la bandiera nazionale.

Sul terzo gradino del podio della classifica finale assoluta sale l’equipaggio n° 5, Fontanella-Covelli su Ford B Roadster del 1933, il secondo posto va all’equipaggio n° 15, Di Pietra–Di Pietra, su Fiat 508 C del 1938, mentre si aggiudica la vittoria l’equipaggio n° 4 Vesco-Guerrini su FIAT Siata 514 MM del 1930, portando a casa un prestigioso orologio Eberhard & Co “Tazio Nuvolari”.

La classifica anteguerra incorona ancora una volta l’equipaggio n° 4 Vesco-Guerrini su FIAT Siata 514 MM del 1930.

La classifica Auto Moderne vede primo l’equipaggio 105, Materi–Mauro su Ferrari 550 Maranello del 1996.

Prima Scuderia classificata è il Classic Team Eberhard.

La Coppa delle Dame va all’equipaggio numero 33, Fanti–Vagliani, su Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1963.

La folta presenza straniera accende la sfida per le coppe internazionali e per il prestigioso orologio Tazio Nuvolari messo in palio da Eberhard & Co per il primo tra tutti gli equipaggi stranieri: l’equipaggio Australiano n° 39 Morcombe–Montalbetti, su Ermini Siluro 1100 del 1951.

L’ambito e nuovo Trofeo Tricolore, va all’equipaggio n° 15, Di Pietra–Di Pietra, su Fiat 508C del 1938, che si aggiudica un orologio Champion V Eberhard & Co e un vessillo del Primo Tricolore.

La classifica speciale per le prove di media vede in testa l’equipaggio numero 6, Sisti–Gualandi su MG TB del 1938.

 

I numeri del Terre di Canossa

Quest’anno i numeri dell’evento sono stati da record:

·    100 gli equipaggi, che hanno fatto registrare il tutto esaurito all’evento prima della chiusura delle iscrizioni

·    16 le Nazioni rappresentate, tra cui molti Paesi Europei, ma anche Paesi lontani come Stati Uniti, Russia, Giappone, Bahamas, India,…

·    33 le case automobilistiche rappresentate

·    19 le vetture anteguerra in gara

·    21 i piloti prioritari (Top e “A”), a confermare la valenza sportiva della gara

·    80 le impegnative prove di regolarità, disseminate lungo i 620km del percorso.

·    300 le persone coinvolte a vario titolo nella gestione della gara: dai soci della Scuderia Tricolore allo staff organizzativo di Canossa Events, al personale sportivo, cronometristi, fotografi, agenti della Polizia Stradale,…

·    4 gli splendidi orologi messi in palio da Eberhard, che quest’anno oltre ai vincitori assoluti ha premiato anche il vincitore del Trofeo Tricolore, dedicato ai non “professionisti”, e del Trofeo Eberhard-Forte dei Marmi, dedicato al ripristino degli alberi spazzati via dall’incredibile tornado che si è abbattuto sulla Versilia.

 

Un’edizione “rosa”

Un numero in particolare spicca su tutti: il 40% dei partecipanti sono state donne, senza bisogno di “quote rosa”.

Terre di Canossa è stata concepita come gara impegnativa, ma anche come occasione di incantevole turismo, apprezzata sia dai piloti che hanno la sfida nel loro DNA, sia da chi è in cerca di una vacanza da ricordare.

 

Un’edizione “verde”

La quinta edizione si è confermata un grande successo aggiungendo anche un’attenzione particolare alla eco-sostenibilità con due azioni concrete:

la riduzione dell’impatto ambientale dell’evento lungo tutta la filiera
l’azzeramento delle emissioni di CO2, compensate con la piantumazione di alberi
“Le auto storiche sono un patrimonio da preservare così come lo è il nostro pianeta. – con queste parole il Presidente del Comitato Organizzatore, Luigi Orlandini, spiega le ragioni di questa scelta – Se pure le emissioni complessive di tutte le auto storiche “vere”, quelle che tanti appassionati collezionisti portano a gare e raduni, sono del tutto irrilevanti a livello planetario rispetto a quelle derivanti da trasporti, energia, industria e allevamento, ci sembra giusto e doveroso fare la nostra parte per l’ambiente in cui viviamo: i nostri equipaggi potranno così lasciare la traccia delle proprie ruote sulle belle strade dell’Emilia e della Toscana, senza lasciare traccia di emissioni dannose per il clima della nostra meravigliosa Terra.”

 

Il percorso e il programma

La lunga opera di ricerca e le tante ricognizioni hanno portato a tracciare un percorso come sempre nuovo e vario, lungo strade panoramiche e ogni paesaggio tipico dell’Italia, dalla pianura fino al mare, attraverso verdi colline e spettacolari montagne.

La bellezza dell’Italia è infatti lo scenario che tradizionalmente accompagna le splendide “opere d’arte a quattro ruote” del Gran Premio Terre di Canossa.

Molto apprezzati i passaggi in Piazza dei Cavalieri a Pisa, in Piazza San Michele e sulle antiche mura di Lucca, alla Tenuta Presidenziale di San Rossore e l’incredibile esperienza al Centro di Addestramento dei Paracadutisti della Folgore, con l’emozionante spiegamento del Tricolore in cielo. Spettacolari le strade del Lago di Massaciuccoli, i passi appenninici del Pradarena e del Cento Croci e l’attraversamento delle Alpi Apuane.

La sfidante gara di regolarità classica internazionale si conclude, dopo oltre 600 chilometri, nel cuore dei Territori Matildici. Tre giorni intensi in una miscela perfetta di splendide auto, competizione, turismo, alta gastronomia e relax.

Un grande Evento curato in ogni dettaglio con la passione e la determinazione dal team della Scuderia Tricolore, guidato dal Presidente Luigi Orlandini, che rinnova l’appuntamento per la prossima edizione dal 14 al 17 Aprile 2016.

Il Presidente Luigi Orlandini, a nome di tutta l’organizzazione, ringrazia di cuore tutti coloro che hanno reso possibile il successo dell’evento: in primo luogo tutti i partecipanti, che con il loro entusiasmo hanno reso unico Terre di Canossa.

E poi un grazie a tutte le pubbliche Amministrazioni, alla Polizia Stradale, all’Esercito e alla Marina Militare, agli Ufficiali di Gara della CSAI e a tutti i collaboratori, senza il cui supporto tutto questo non sarebbe stato possibile.

Un progetto di grande respiro internazionale, reso possibile anche dal fondamentale contributo degli sponsor, in particolare Eberhard & Co. e Credit Suisse.

Terre-Canossa-2015

Si commenta la gara, si ricordano i momenti speciali appena vissuti, ci si saluta e ci si dà appuntamento alla nuova edizione del Terre di Canossa, fissata dal 14 al 17 Aprile 2016…

Per maggiori informazioni clicca su www.gpcanossa.it

 

(crediti fotografici: Renè Photo, Dino Benassi, Massimo Carpeggiani, Rinaldo Serra)