Costantini-MassimoDa oggi, 1° Settembre, Massimo Costantini prende le redini ad interim della Direzione Scientifica dell’IRCCS Santa Maria Nuova.

Costantini è al Santa Maria Nuova dall’aprile 2013 con il ruolo di responsabile dell’Unità di Cure Palliative e riveste contestualmente, dall’aprile di quest’anno, quello di vice Direttore Scientifico  dell’IRCCS.

Guiderà l’IRCCS per un periodo di alcuni mesi, necessari al Ministero della Salute per completare le procedure pubbliche di selezione per il ruolo di Direttore Scientifico che l’uscente Giovanni Apolone ha ricoperto sino al 31 Agosto, data dalla quale è in forze, con la medesima funzione, all’Istituto Nazionale Tumori di Milano.

Nato a Savona nel 1956, laureato in Medicina e specializzato in Oncologia, il dott Costantini è stato responsabile del Coordinamento Regionale Cure Palliative dell’Azienda Ospedaliera IRCCS San Martino-Istituto Tumori di Genova per 6 anni sino al 2013 e, prima, Direttore dell’Hospice “Gigi Ghirotti” nella stessa città.

A partire dal 2007 è Visiting Professor in Palliative Care al King’s College University di Londra, in capo al Department of Palliative Care, Policy and Rehabilitation.

Massimo Costantini ha svolto attività di docenza in cure palliative nei Master Universitari di I° e II° livello di diverse Università italiane ed è stato membro dei comitati sulle cure palliative costituiti dal Ministero della Salute nel 1999, 2002 e 2010.

Ancora nell’ambito delle cure palliative ha sviluppato competenze sia nel campo assistenziale che in quello della ricerca clinica e sanitaria, in particolare nello sviluppo e valutazione di interventi complessi.

Autore di oltre 150 articoli pubblicati su riviste internazionali e nazionali, ha partecipato in qualità di responsabile scientifico e membro del Comitato Scientifico a numerosi progetti di ricerca multicentrici italiani ed europei.

A partire dal Maggio del 2011, data del riconoscimento da Parte del Ministero della Salute dello status di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in tecnologie avanzate  e modelli assistenziali in oncologia (in Italia gli IRCCS sono 48), il Santa Maria Nuova ha dato impulso alla già esistente propensione alla ricerca. È stata significativa la crescita di progetti e pubblicazioni scientifiche in tutte le specialità (+126% sino al 2014) e, conseguentemente, dei finanziamenti alla ricerca (in totale circa 14 milioni) erogati sia dalla Regione Emilia-Romagna che attraverso bandi competitivi del Ministero della Salute o provenienti da borse di studio nate per sostenere progetti specifici (es: AIRC, Fondazione Veronesi, Fondazione Berlucchi).

Sono oltre un centinaio i progetti di ricerca sinora attivati, di cui molti di tipo “traslazionale”, i cui risultati possono essere trasferiti alla pratica assistenziale.

La spinta verso l’innovazione nel campo della salute ha portato a programmare, costruire e realizzare, inoltre, laboratori di ricerca dotati di attrezzature all’avanguardia nei quali operano tre équipes di ricercatori.

 

 

Cosa è un IRCCS

Gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) sono, ex art. 1 comma 1, del decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, “ enti a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica che, secondo standards di eccellenza, perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico ed in quello dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità ”.

La peculiarità dell’attività di ricerca degli Irccs sta nello scambio continuo di conoscenze scientifiche fra laboratorio e clinica. Qualificati dal legislatore quali enti nazionali ospedalieri, svolgono all’interno della medesima struttura sia attività diagnostico-terapeutiche che di ricerca di elevato livello sviluppando senza soluzione di continuità la ricerca di base, la ricerca applicata e il trasferimento delle conoscenze del laboratorio sperimentale al letto del paziente.

Attraverso gli IRCCS, sia quelli monotematici che quelli politematici (a più specialità), il Servizio Sanitario Nazionale assicura un servizio avanzato e un’ampia capacità di innovazione clinica e assistenziale a favore di tutte le strutture sanitarie del territorio italiano e dei pazienti.