rullo-ceramicaLa Fesica-Confsal, settore ceramico, ha presentato a Confindustria Ceramica una ipotesi di Piattaforma per il rinnovo del CCNL 2016-2019, dopo essere stata presentata ai lavoratori in assemblee, messe in calendario per alcune settimane. “Consideriamo la nostra ipotesi di piattaforma per gli anni 2016-2019 – sostiene con orgoglio Letizia Giello, segretario nazionale  della Fesica-Confsal, settore ceramico –  di gran lunga più innovativa rispetto a quelle presentate da altre sigle sindacali: essa è il frutto del lavoro di mesi, condiviso con i delegati nella nostra sede nazionale di Modena, presente anche il responsabile provinciale della Fesica-Confsal, settore ceramico, di Latina, essendo dipendente della Pozzi-Ginori di Gaeta”.

“La Piattaforma Confsal presenta tratti fortemente innovativi, o meglio, che vogliono essere tali, in quanto, dopo il percorso fatto da alcune aziende, specialmente di grandezza medio-alta, per innovarsi a livello tecnologico e per internazionalizzarsi, allo scopo di potenziare l’export su mercati prima ritenuti impossibili, suggerisce, accanto ad aumenti medi, pari ad euro 110,00 da irrogare entro il triennio, un nuovo cambiamento sul piano della riorganizzazione del lavoro, tale da permettere:

1) una riqualificazione degli addetti (operai/impiegati) partendo dal principio che la conoscenza si trasforma in competenza solo se è intesa e diventa un “bene messo in comune”;

2) il riconoscimento al delegato sindacale (RSU) di un ruolo sempre più incisivo all’interno dell’azienda, che potremmo definire “sociale”, inteso a valorizzare i lavoratori, a porli al centro del momento produttivo siano essi del cluster amministrativo/commerciale siano essi del cluster tecnico-produttivo;

3) una pianificazione della formazione, studiata su tempi di lunga durata e misurata secondo livelli diversificati; A siffatta riorganizzazione del lavoro corrisponde necessariamente un conseguente potenziamento della contrattazione di II livello, strumento importante per avvicinare i lavoratori all’azienda, utile al processo di fidelizzazione, non solo perché, attraverso il riconoscimento del premio di partecipazione (un tempo detto di produzione), cresce il peso delle buste paga, ma anche perché la costruzione di un piano welfare (che l’ultima legge di stabilità incoraggia a perseguire) favorisce la conciliazione dei tempi del lavoro con quelli della vita, diventa sostegno al reddito e risposta al disagio lavorativo.

In questo rinnovo la conciliazione vita/lavoro deve essere posta sul tavolo in modo concreto attraverso l’introduzione di diritti, già riconosciuti ai lavoratori del pubblico impiego:

1) i 3 giorni retribuiti per lutto, anche non continuativi, vanno riconosciuti per ogni evento e non per uno solo, come oggi prevede il CCNL in scadenza;

2) per la malattia del bambino, oggi non retribuita, va riconosciuto 1 mese di malattia retribuito al 100% per ogni anno del bambino fino al raggiungimento dei 3 anni;

3) fissare, infine, le regole  per la contrattazione del congedo parentale ad ore (dlgs 148/2015), in modo che i lavoratori e le lavoratrici ne possano usufruire”.

Se questo rinnovo del CCNL  per gli anni 2016-2019 vuole effettivamente segnare una svolta – prosegue Fesica-Confsal – deve cedere il passo ad una tutela pensata su un più ampio raggio, tesa a prendersi in carico i lavoratori in quanto persone. Bisogna “dichiarare guerra” allo stress lavoro-correlato, che porta inevitabilmente al disagio lavorativo, analizzandolo per genere, per reparto, allo scopo di riorganizzare il sistema lavoro con l’eliminazione “naturale” di sprechi e tempi morti e il conseguente aumento di produttività, “sogno” di tutte le aziende”.