W2Ancora suoni che richiamano alla memoria gli anni 60/70, questa volta però si tratta del sound delle grandi band hard rock dell’epoca (Deep Purple, Led Zeppelin, Aerosmith ecc.) Approdano a FestaReggio con questa etichetta gli australiani Wolfmother (letteralmente Mamma Lupa), infatti i loro detrattori li accusano di essere troppo simili a quei gruppi storici anche se loro hanno recentemente dichiarato:

«Noi non pretendiamo di essere né i Led Zeppelin né  i Black Sabbath; ci sono forse delle somiglianze tra i nostri sound, ma non cerchiamo assolutamente di copiarli».

E ieri sera Andrew Stockdale – voce, chitarra, Vin Steele batteria e Ian Peres – basso, tastiere  hanno ampliamente dimostrato la loro originalità e il loro indiscusso carisma oltre ad un “groove” personalissimo facendo “sballare” (in senso buono) un pubblico passato indenne dai severi controlli di sicurezza messi in atto dai ragazzi del Madiba (organizzazione con il compito della completa gestione del pacchetto spettacoli di FestaReggio).

Al momento unica data italiana del tour Europeo che si concluderà a dicembre, impostato sulla promozione del loro album “Victorious” uscito in tutto il mondo la scorsa primavera.

Una nota di merito all’organizzazione che ha voluto devolvere parte dell’incasso della biglietteria ai terremotati del centro Italia, in onore dei quali, prima del concerto,  si è osservato un minuto di silenzio assoluto che ha creato un’atmosfera assolutamente surreale su tutta l’area della festa.