Continua la lotta contro la ludopatia che il Comune di Casalgrande conduce dal 2015 all’interno di un progetto coadiuvato dalla Regione Emilia-Romagna con azioni di prevenzione e sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza che prevedono incontri e corsi di formazione, il potenziamento dell’Azzardo Point, il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di pubblici esercizi che hanno deciso di non installare o dismettere video poker o altri apparecchi con vincita in denaro venendo premiati con una riduzione della TARI e la predisposizione di strumenti urbanistici che ostacolino l’apertura di nuovi centri scommesse.

Per questo impegno il Comune di Casalgrande si è posizionato settimo in graduatoria tra i 25 enti che hanno ricevuto gli incentivi regionali per contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo nell’anno in corso, ricevendo un contributo di 7.000 euro. Un risultato per il quale si ringraziano le associazioni che hanno collaborato nell’organizzazione degli incontri, ossia Coop. Augeo, ACAT e l’Associazione Onlus “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII”, ma anche tutti gli esercenti che hanno aderito al progetto: Circolo Anspi Abbe Pierre, I Care, Barricada Café, Hermano’s Café, Bar del Conte, Paoli Caffé, Las Vegias Café, Le Kokorite, Ruini Massimo, Il Baretto, Bar Barattolo, Luca’s Bar, Jerry Café, Da Chi Ragas, Il Caffé Italiano, Mix Bar, Big Bang, Taste Ristorante.

Per il Sindaco Alberto Vaccari “uno sprono a fare ancora di più e meglio, al fine di arginare una piaga che nel 2015 (dato più recente) ha visto oltre 1300 persone affette da dipendenza al gioco d’azzardo e ben il 4,4% della popolazione a rischio moderato o grave. Un problema che va affrontato tanto nelle sue ramificazioni quanto nel tronco e alla radice, affinché la società si liberi di tutte le conseguenze nocive sulla sfera economica, lavorativa e familiare che il gioco patologico si porta appresso”.