“Il taglio che paghi tu: l’Unione delle Province d’Italia difende i tuoi servizi”. Sono queste le parole chiave che caratterizzeranno la Giornata di mobilitazione delle Province in programma domani, giovedì 18 maggio, e che vedrà insieme dalle 10,30 alle 13,30 sindaci, presidenti e consiglieri provenienti da tutta Italia al teatro Quirino di Roma. Nella capitale anche una delegazione reggiana – guidata dal presidente della Provincia e presidente regionale dell’Upi, Giammaria Manghi – composta dal consigliere provinciale e sindaco di Vezzano Mauro Bigi  e dal sindaco di Rio Saliceto Lucio Malavasi.

“La Giornata nazionale di mobilitazione delle Province a difesa dei diritti e della sicurezza delle comunità e dei territori mira sensibilizzare il Parlamento, dove proprio in questi giorni si sta completando l’esame degli emendamenti alla cosiddetta manovrina, a stanziare risorse che permettano ai nostri enti di provvedere alle competenze che la legge di riforma ci ha assegnato, a partire dalla manutenzione di 130mila chilometri di strade, un migliaio solo nel Reggiano, e di circa 5.100 edifici scolastici frequentati da 2 milioni e mezzo di studenti”, spiega il presidente Giammaria Manghi.

Dopo la mattinata di mobilitazione, a partire dalle 15 una delegazione di Upi si sposterà alla Camera dei Deputati per una serie di incontri con i capigruppo e alle 17 una delegazione di presidenti di Provincia guidata dal presidente nazionale dell’Upi, Achille Variati, sarà ricevuta dalla presidente della Camera, onorevole Laura Boldrini.

Alla giornata aderisce anche l’Anci, l’Associazione nazione dei Comuni italiani, che attraverso il suo presidente Antonio Decaro ha voluto sostenere la mobilitazione in rappresentanza dei sindaci che amministrano i Comuni, le Province e le Città metropolitane: “Non si scherza con la sicurezza dei cittadini – ha detto – Non si scherza con la tenuta degli edifici scolastici dove i nostri figli trascorrono gran parte delle loro giornate: è assolutamente necessario garantire a Province e Città metropolitane il ristoro almeno parziale dei tagli e quindi le risorse perché questi enti siano nelle condizioni di assicurare i servizi essenziali”.