“Apprendiamo delle dichiarazioni del Sindaco di Castelno nè Monti Bini alla Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti-Commissione ecomafie sul conferimento di rifiuto alla discarica di Poiatica – dichiara Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia – e certamente va fatta chiarezza sulla gestione di questo impianto, ma altrettanta attenzione andrebbe posta sulle cave di argilla dismesse, che costellano il nostro appennino, da Castellarano a Carpineti, Baiso e Toano. Per loro natura isolate e lontane da occhi indiscreti infatti le cave di argilla si potevano prestare all’interramento incontrollato di rifiuti, facile da attuarsi in un contesto in cui le macchine operatrici di grosse dimensioni certo non mancavano. E’ necessario quindi fare indagini serie ed approfondite, in modo da fugare tutti i dubbi che ormai da anni aleggiano in queste zone, senza contare che sarebbe necesario anche un ripristino di molte di queste cave, dimentivate e abbandonate da decenni e senza che la natura sia riuscita ad impadronirsene, viste le condizioni pedologiche particolari. Sull’argilla pura d’estate le temperature sono torrite e basta un acquazzone per dilavare enormi quantità di materiale. Un risvolto dell’industria ceramica che ha lasciato enormi cicatrici sul nostro appennino”.

(immagine di archivio)