Si concluderanno entro sera i lavori urgenti disposti dalla Provincia per ripristinare i locali del liceo artistico “Chierici” danneggiati dall’incendio provocato l’ultimo giorno di scuola dal lancio di un fumogeno artigianale da parte di uno o più studenti. “Gli operai stanno effettuando gli ultimi ritocchi, ma domani mattina il corridoio e le aule della sezione Moda del liceo saranno nuovamente agibili – dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – Abbiamo dunque rispettato l’impegno preso la mattina stessa dell’incendio con la dirigente scolastica, ovvero di ripristinare i locali in tempo utile per l’avvio degli esami di maturità, fissato per il 21 giugno”.

Il rogo, grazie anche al tempestivo intervento degli insegnanti e dei vigili del fuoco, non aveva fortunatamente provocato danni strutturali, ma solo ad intonaci e a un modulo dell’impianto di riscaldamento, oltre ovviamente ad annerire pareti e soffitti. Tutti i locali sono già stati ripuliti, anche con un apposito prodotto antifuliggine, e ritinteggiati, mentre la sistemazione del modulo dell’impianto di riscaldamento è stato ovviamente rimandato a dopo gli esami. Complessivamente i danni ammontano a circa 20.000 euro, che dovrebbero essere coperti dall’assicurazione, che garantisce anche in caso di incendio doloso.

“Mi auguro che altrettanto rapidamente siano individuati e puniti gli autori di questo atto irresponsabile, che non può in alcun modo essere giustificato con la giovane età e il clima di festa dell’ultimo giorno di scuola – conclude il presidente Manghi – La sicurezza delle nostre scuole, come dimostrano i lavori di adeguamento anti-sismico per 2 milioni e mezzo di euro che la Provincia sia eseguendo proprio al Chierici, rappresentano per noi un obiettivo fondamentale, che cerchiamo di raggiungere tra mille difficoltà. Anche l’approvazione in Senato della Legge di Conversione del dl50/17, la cosiddetta “Manovra”, non ha purtroppo dato le risposte necessarie a risolvere la grave crisi finanziaria delle Province, impossibilitate ormai a garantire i servizi essenziali assegnate dalla legge, primi fra tutti la gestione, manutenzione e messa in sicurezza di 130 mila chilometri di strade e di 5.100 scuole superiori italiane. Continueremo a fare di tutto per garantire ai nostri ragazzi e agli insegnanti scuole sicure, ma altrettanto impegno va richiesto agli studenti”.