“La disponibilità idrica è sempre più esigua, specie in val d’Enza che soffre del maggior deficit in regione già in periodi normali – afferma il coordinatore di Agrinsieme Reggio Emilia Antenore Cervi – e che in queste settimane sta affrontando un momento di emergenza acuta. Per questo non può succedere quanto avvenuto ieri, quando Arpae ha deciso l’interruzione dell’erogazione di acqua dalla traversa di Cerezzola al canale d’Enza, che è l’asta che rifornisce il territorio agricolo, all’improvviso e senza alcun preavviso”.

“Senz’acqua si condanna la nostra agricoltura di qualità – prosegue – quindi per quanto sia poca, occorre continuare ad erogare quanto è possibile del liquido vitale. Informati di quanto avvenuto, ci siamo subito attivati presso le autorità per riportare la situazione in termini di ragionevolezza, La decisione infatti rischiava di mettere definitivamente ko le aziende agricole della val d’Enza”.

“In mattinata – prosegue – abbiamo preso parte ad un incontro in Regione dove, grazie all’impegno di enti locali, Provincia, bonifica Emilia Centrale ed alla comprensione della situazione da parte della Regione, si è deciso di riaprire il flusso di acqua in deroga anche alle norme sul Deflusso minimo vitale. E’ poca quella che fluisce dall’Enza, ma vitale per le produzioni agricole: sia per i prati stabili che forniscono i foraggi alle vacche da latte (da cui poi si trae il Parmigiano Reggiano), sia per la viticoltura, che già aveva subito i danni delle gelate di aprile, e che ora deve poter disporre di acqua per un minimo di irrigazione, in modo da salvare la futura produzione, che altrimenti sarebbe anch’essa compromessa”.

“Diversa per fortuna è ancora la situazione del Secchia, dove si può derivare acqua in misura maggiore. Intanto il governo ha accordato alla Regione Emilia Romagna la dichiarazione dello stato di emergenza per la siccità, speriamo – conclude Cervi – questo possa consentire interventi utili ad affrontare la difficile situazione delle campagne. Rimane l’esigenza di scelte strutturali per risolvere la situazione, che non possono che essere invasi di piccole e medie dimensioni sull’asta dell’Enza, per trattenere l’acqua quando c’è”.

Il coordinamento Agrinsieme raggruppa Cia – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza cooperative del settore agroalimentare.