La dott.ssa Sara De Biasi, assegnista di ricerca presso la Cattedra di Patologia Generale e Immunologia di Unimore, diretta dal prof. Andrea Cossarizza, ha vinto due premi come miglior presentazione poster al congresso mondiale di citometria “Cyto2017” che si è tenuto a Boston nei giorni scorsi e che ha visto la partecipazione di 1.900 ricercatori.

La dott.ssa Sara De Biasi, che nel 2016 era stata eletta “Scholar” della International Society for Advancement of Cytometry (ISAC), ha presentato due studi in ambito HIV. Nel primo studio, che è stato anche pubblicato il 19 giugno sulla prestigiosa rivista internazionale AIDS, si dimostra che la presenza del virus all’interno di diversi tipi di linfociti del sangue periferico dipende sia dalla durata della terapia antiretrovirale, sia dalla capacità del sistema immunitario di produrre nuove cellule. Questa ricerca evidenzia l’importanza di poter misurare con estrema precisione l’attività dell’HIV anche nelle cellule dove il virus si nasconde integrandosi nel DNA dell’ospite, per poter disegnare meglio nuove strategie terapeutiche volte all’eradicazione dell’infezione.

Il secondo studio premiato ha invece riguardato la ricerca di nuovi marcatori immunologici predittivi di successo terapeutico in pazienti HIV+ sottoposti a trapianto di fegato. Va sottolineato che per condurre queste ricerche sono state utilizzate sofisticate strumentazioni presenti, in Italia, unicamente presso Unimore.

Entrambi gli studi, portati avanti insieme alla dott.ssa Milena Nasi, ricercatrice della Patologia Generale, e alla dott.ssa Lara Gibellini, sono stati possibili grazie alla consolidata collaborazione con la Clinica delle Malattie Infettive del Policlinico di Modena, diretta dalla prof.ssa Cristina Mussini, e grazie alla collaborazione delle dott.sse Erica Franceschini e Margherita Digaetano.

 

Il prof. Andrea Cossarizza ha espresso grande soddisfazione per il risultato scientifico ottenuto, che “premia il lavoro pluriennale di un gruppo molto affiatato di ricercatori sia della Patologia Generale, sia delle Malattie Infettive, e pone un’altra volta Modena al centro delle ricerche di avanguardia nel settore della ricerca sull’HIV, un’area che da molti anni è purtroppo drammaticamente priva di finanziamenti”.

 

Sara De Biasi

La dott.ssa Sara De Biasi, nata a Mantova il 4 maggio 1985, si è laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nel 2009 con il massimo dei voti con lode. Fin da studente inizia ad occuparsi di linfociti T, discutendo la tesi di laurea sull’effetto di diverse terapie immunosoppressive sui linfociti T di pazienti trapiantati di fegato (tutor prof. Cossarizza). Nel 2013 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Medicina Clinica e Sperimentale presso il medesimo ateneo. Durante questo periodo si è occupata di studiare il ruolo dell’autofagia nel tessuto adiposo di pazienti HIV+ in seguito al trattamento con farmaci antiretrovirali, e al fine di imparare metodiche innovative per lo studio della biologia cellulare ha svolto parte del lavoro a Valencia presso il laboratorio del prof. José Enrique O’Connor. Dal 2013 è assegnista di ricerca presso il laboratorio di immunologia del prof. Andrea Cossarizza dove si è specializzata nello studio di cellule rare del sistema immunitario in diverse patologie (Sclerosi Multipla e in HIV) mediante l’utilizzo di citofluorimetria a flusso. Dal 2016 è una Scholar della International Society for Advancement of Cytometry  (ISAC) e partecipa in modo attivo alla realizzazione di workshop nazionali ed internazionali, dove insegna principi base ed avanzati di citofluorimetria a flusso. E’ vincitrice di premi nazionali ed internazionali, è autrice di 51 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali per un totale di 570 citazioni e indice H=14, e ha recentemente ottenuto l’abilitazione a professore di seconda fascia in Patologia Generale.